Che mondo ci aspetta nel 2024? Le previsioni di Bill Gates

Un post sul blog del fondatore di Microsoft prospetta lo scenario del nuovo anno

 

Come sarà il mondo nel 2024? Ecco lo scenario prospettato dal fondatore di Microsoft con un post sul suo blog. A farla da padrone nel nuovo anno sarà l’intelligenza artificiale: dopo aver attraversato una fase di conoscenza delle sue potenzialità, ci avvieremo verso la sua definitiva applicazione. Ciò ci permetterà di accelerare i processi di innovazione e la risoluzioe di annosi problemi. Si tratta di un cambiamento a dir poco straordinario: in questo periodo di transizione, si getteranno le basi per ridurre le disuglianze nel mondo, che diventerà un posto più equo.

Le parole di Bill Gates a riguardo sono decisamente eloquenti: “Quest’anno ci ha fatto intravedere come l’AI plasmerà il futuro. Ora abbiamo una migliore comprensione delle tipologie di lavoro che l’AI sarà in grado di svolgere da sola e di quelle per le quali fungerà da assistente. Ed è ancora più evidente che può essere utilizzata per migliorare l’accesso all’istruzione, la salute mentale e altro ancora“.

Tra crisi climatica ed elezioni 2024: le riflessioni di Bill Gates

Non solo IA: nelle previsioni del magnate c’è spazio anche per il dibattito sulla crisi climatica, in cui Gates si schiera dalla parte del nucleare, in quanto “unica fonte di energia senza emissioni di anidride carbonica“, e per le elezioni che si svolgeranno nel nuovo anno.

Si tratta di un fenomeno massivo. Come messo in luce nel post, infatti, “nel 2024 potrebbero votare più persone che in qualsiasi altro anno della storia. L’anno prossimo i cittadini di quasi 60 paesi si recheranno alle urne per eleggere i loro leader a tutti i livelli di governo“.

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È evidente, dunque, che le elezioni potrebbero avere un impatto storico e cambiare le sorti non solo del Paese in cui vivono gli elettori, ma anche degli equilibri internazionali e mondiali. Del resto, “La storia ha dimostrato più volte che quando i governi scelgono di aiutare le persone al di fuori dei loro confini, è tutto il mondo a beneficiarne“.

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