“mi chiamo Giovanni sono un uomo di 55 anni e non mi vergogno di dire che ultimamente le cose per me non stanno andando tanto bene. Purtroppo. Da qualche settimana ho perso il lavoro, la fabbrica nella quale lavoravo ha chiuso, e mi sono ritrovato a dover davvero decidere tra pagare l’affitto e fare la spesa. Ho cominciato subito a cercare un lavoro, ma alla mia età non è facile. E ancora non salta fuori nulla. Io sono separato e ho due figlie di 15 e 17 anni che vivono con la madre e il nuovo compagno. Purtroppo quest’anno non avevo soldi per poter comprare loro un regalo, se non un paio di orecchini di bigiotteria che ho comprato a un mercatino a pochi euro. Non avete idea di quanto mi sia sentito male all’idea di non poter nemmeno fare un regalo decente alle mie figlie, mentre vedevo gente uscire dai negozi pieni di borse. Così ho incartato quegli orecchini e ho scritto un biglietto a ciascuna delle mie figlie. L’altra mattina però ho perso uno dei due biglietti che avrei dovuto portare quella sera, in ascensore. La mia vicina di casa, Antonella, l’ha visto, ha visto la firma e dato che avevamo preso l’ascensore insieme al mattino mi ha scritto per chiedere se apparteneva a me. Io in quel biglietto avevo cercato di spiegare la situazione alle mie figlie…e questo è quello che è successo. Leggetelo fino alla fine. La mando perché voglio parlare soprattutto alle persone che sono nella mia situazione: c’è ancora un po’ di speranza a questo mondo.”
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Giovanni, 55 anni, racconta un momento difficile della sua vita. Da qualche settimana ha perso il lavoro a causa della chiusura della fabbrica in cui era impiegato e si è trovato in gravi difficoltà economiche, costretto a scegliere tra pagare l’affitto e fare la spesa.
Ha cercato subito un nuovo impiego, ma alla sua età non è facile e, per il momento, non ha trovato nulla. La situazione è resa ancora più dolorosa dal fatto che ha due figlie di 15 e 17 anni, che vivono con la madre e il suo nuovo compagno, e quest’anno non ha potuto permettersi di comprare loro un regalo di Natale adeguato.
Nonostante tutto, ha voluto comunque donare loro un piccolo pensiero: un paio di orecchini di bigiotteria acquistati a pochi euro in un mercatino. Oltre ai regali, aveva scritto un biglietto per ciascuna, per spiegare loro la situazione e il motivo per cui non poteva fare di più.
La mattina della consegna, però, ha perso uno dei due biglietti in ascensore. A ritrovarlo è stata la sua vicina di casa, Antonella, che, avendo visto la firma e ricordandosi di aver preso l’ascensore con lui quella mattina, gli ha scritto per chiedere se fosse suo.
Da lì è nata una conversazione inaspettata. Giovanni condivide la chat perché vuole mandare un messaggio a tutte le persone che, come lui, stanno attraversando un momento difficile: c’è ancora un po’ di speranza in questo mondo.
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