Cinque problemi che si possono curare con la musica

Gli effetti magici della musica

 

Alzi la mano chi, quando è giù di morale, trae beneficio dall’ascolto della sua canzone preferita. Non è un fenomeno isolato: la musica, infatti, ha delle incredibili proprietà terapeutiche. Non solo: la scienza ha dimostrato che, agendo sulle zone più primitive del cervello, è in grado di risolvere numerosi problemi. Pronti a scoprire i cinque più curiosi? Il primo riguarda l’ansia da prestazione: la musica può influenzare la nostra performance sportiva fino a decretarne il successo. A dimostrarlo sono state numerose ricerche. Gli studiosi hanno scoperto che la musica aiuta la concentrazione prima di una gara, incrementa la resistenza fisica del 15% e svolge un vero e proprio effetto dopante, migliorando le performance sportive fino al 20%.

Un’altra incredibile capacità della musica sarebbe quella di favorire la crescita delle piante. Per quanto sbalorditivo possa sembrare, gli scienziati hanno messo in campo un curioso esperimento che lo ha dimostrato. Dopo aver installato degli altoparlanti in un campo dove erano piantati due tipi identici di piante, a quelle piantate in una parte di terreno è stata fatta ascoltare musica rock; alle altre, invece, musica lounge. Lo studio ha messo in luce che le piante preferiscono quest’ultimo genere musicale. Infatti, non solo sono cresciute più verdi e rigogliose, ma si sono anche protese verso la fonte del suono.

Una riabilitazione cognitiva a suon di musica

Un’altra interessantissima ricerca ha dimostrato che la musica si rivela una preziosa alleata nel trattamento di pazienti affetti da malattie neurodegenerative e lesioni cerebrali. Infatti, migliora il buonumore e può contribuire al recupero di funzionalità linguistiche e motorie. Per prevenire il fisiologico calo dell’udito dovuto all’avanzare dell’età, potrebbe essere utile ascoltare la musica.

Un esperimento che ha coinvolto 163 persone, di cui la metà erano musicisti professionisti, ha messo in luce che i musicisti settantenni possedevano la stessa capacità di distinguere i suoni in un ambiente rumoroso dei cinquantenni non musicisti. Infine, l’ultima incredibile capacità della musica riguarda il potere di alterare i sapori.

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Ebbene sì: questo effetto di condizionamento è in grado di farci percepire in modo diverso ciò che mangiamo o beviamo. Persino il vino rosso più scadente, se sorseggiato con una musica di sottofondo profonda e calda, può sembrare più corposo al 60%. Discorso analogo vale per il vino bianco: una canzone allegra e ritmata lo farà apparire più frizzante e fruttato.

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