Come gli uomini di 50 anni fa immaginavano il futuro nel 2024

Nel 1974 la rivista Saturday Review chiese a personaggi illustri dell’epoca di immaginare il mondo a distanza di mezzo secolo

 

Come immaginavano il mondo di oggi gli uomini di 50 anni fa? Nel 1974 la rivista Saturday Review, per il cinquantesimo anniversario dalla fondazione, pubblicò un numero speciale in cui scienziati, giornalisti e personaggi dell’epoca davano una loro visione del futuro nel lontano 2024.

Le missioni sulla Luna

A distanza di mezzo secolo, le pagine ingiallite della rivista forniscono uno spaccato di come all’epoca si prevedeva sarebbe diventato il mondo, fornendo la propria visione sui viaggi nello spazio, sull’ambiente e sul progresso tecnologico e digitale.

Neil Armstrong, il primo uomo ad aver camminato sulla Luna, immaginava che si sarebbe tornati più volte sul satellite non solo per studi scientifici, ma anche per costruire basi e avviare estrazioni minerarie. Sfruttando la bassa gravità e l’assenza di atmosfera si sarebbero potuti estrarre metalli di elevata purezza da inviare sulla Terra. Armstrong sognava inoltre la costruzione di fattorie sotterranee che garantissero l’autosufficienza alimentare per gli abitanti lunari. Gli uomini sarebbero arrivati anche su Marte, impiantando colonie e basi per studiare il pianeta rosso e anche gli altri pianeti più vicini del sistema solare.

L’affermazione dei computer

Wernher Von Braun, un ingegnere aerospaziale che ha contribuito allo sviluppo della tecnologia missilistica, aveva ipotizzato, in un’era in cui i computer si affacciavano sul mercato, che nel 2024 sarebbe stata realizzata una rete globale di computer interconnessi tra loro. Von Braun predisse addirittura che l’umanità avrebbe avuto computer tascabili che avrebbero consentito operazioni bancarie remote, pagamento di fatture online o prenotazione di biglietti. Le case avrebbero avuto apparecchi con caratteristiche simili a quelle di un PC dove le persone avrebbero potuto effettuare videochiamate.

L’accesso globale alle informazioni

Anche Michael DeBakey, cardiochirurgo, e Isaac Asimov, scrittore e biochimico, erano presenti nella rivista del 1974 ed entrambi anticipavano come l’impiego dei computer avrebbe trasformato diversi ambiti della società. Asimov immaginò l’impatto dei PC sullo sport, sostenendo che avrebbero aiutato a prendere decisioni e progettare strategie. DeBakey immaginò l’importanza dei computer nella diagnosi delle malattie, anticipando la rivoluzione digitale della sanità e l’uso di apparecchiature elettroniche sempre più sofisticate nel campo della medicina.

Il giornalista Emmet John Hughes pensò ad un futuro dove le donne fossero protagoniste e ottenessero ruoli di rilievo arrivando anche a conquistare le massime cariche, come ad esempio presidente degli Stati Uniti.

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Lo scienziato nucleare e attivista per i diritti umani Andrei Sakharov immaginò «città volanti e satelliti terrestri artificiali con importanti funzioni industriali» su cui ospitare le centrali solari e nucleari. Sakharov vide nel futuro anche «la creazione di un unico sistema telefonico e videofonico globale e un sistema di informazione universale che darà a tutti l’accesso, in qualsiasi momento, al contenuto di qualsiasi libro che sia mai stato pubblicato o di qualsiasi rivista o qualsiasi fatto». L’accesso ai dati sarebbe avvenuto tramite «terminali individuali di computer in miniatura», insieme a «punti di controllo centrale per il flusso di informazioni».

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