A che età si diventa anziani? Ecco cosa dice la scienza

Ormai si diventa anziani dai 75 anni in su

 

La demografia italiana sta attraversando una fase significativa con un aumento della popolazione anziana e una diminuzione dei giovani e delle nascite. Per questo motivo la Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG) ha proposto una ridefinizione dell’età anziana, suggerendo che si consideri anziana una persona a partire dai 75 anni. Questa idea si basa sull’osservazione del miglioramento delle condizioni fisiche e cognitive degli anziani rispetto al passato.

La SIGG sostiene che definire anziani i sessantacinquenni sia un approccio superato, poiché molti di loro mantengono una buona forma fisica e mentale, simile a quella dei cinquantacinquenni di quarant’anni fa. Questo cambiamento di percezione è supportato da una ricerca della London School of Economics, che indica che due terzi degli italiani over 65 non si sentono “anziani”. Uno studio dell’Università svedese di Goteborg conferma che i settantenni di oggi sono più attivi rispetto ai loro coetanei di 30 anni fa grazie a un miglior livello di istruzione, attività e cura.

I senior generano circa un quarto della spesa delle famiglie italiane

L’invecchiamento della popolazione, evidenziato dall’evento Agevity promosso dal Silver Economy Network e Assolombarda, può rappresentare un’opportunità per lo sviluppo economico e sociale in Italia. L’invecchiamento non è solo una questione demografica ma un fattore strategico per l’occupazione e lo sviluppo produttivo, secondo Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda. Il rapporto “Scenario Longevità. Rapporto 2023” presentato durante l’evento rivela che i senior generano circa un quarto della spesa delle famiglie italiane, contribuendo con oltre 184 miliardi di euro.

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L’occupazione degli over 50 è cresciuta dal 26% al 39% degli occupati totali dal 2010 al 2022, rendendo questo gruppo demografico sempre più rilevante nel panorama lavorativo. Il rapporto sottolinea anche quattro aspetti chiave dei “longennials”, tra cui l’uso delle tecnologie digitali e un significativo potere d’acquisto. L’Italia, grazie a queste dinamiche, potrebbe diventare un hub internazionale per la longevity economy, sfruttando in modo coordinato le esigenze di questa fascia della popolazione e valorizzando ulteriormente il settore turistico del paese.

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