Mi chiamo Marta e lavoro come cassiera in un supermercato. Sono sposata con Filippo e abbiamo due bambini. Ammetto subito che nel corso del nostro matrimonio io e Filippo abbiamo avuto parecchi momenti di crisi e io ho fatto alcuni sbagli perché sono un essere umano fatto di carne e ossa e aggiungo anche che non sono una santa senza peccati (ma d’altra parte chi lo è davvero), ma da qui a ricevere i messaggi che ho ricevuto poco fa ci passa un oceano di schifo e io proprio non me lo merito perché non ho ammazzato nessuno per essere umiliata e trattata in questo modo; insomma, pochi minuti fa mi scrive un tizio sconosciuto per dirmi che stamattina ha dimenticato dell’affettato in cassa da me al supermercato e leggete un po’ come si è evoluta subito dopo la nostra conversazione. Ho ancora i brividi di rabbia per come certa gente si prende la briga di insultarti e giudicare il tuo passato senza neanche conoscerti.
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La nostra fan, Marta, lavora come cassiera in un supermercato ed è sposata con Filippo, con cui ha due figli. Racconta con grande onestà che nel corso del matrimonio non sono mancati momenti di crisi, né da parte sua errori di percorso. Non si definisce una persona perfetta, anzi riconosce di avere i propri limiti, come ogni essere umano.
Tuttavia, nulla di ciò giustifica quanto le è accaduto poco tempo fa. Proprio mentre si trovava sul posto di lavoro, ha ricevuto un messaggio da un uomo a lei sconosciuto. Quest’ultimo le scriveva per un motivo apparentemente innocuo: diceva di aver dimenticato degli affettati alla sua cassa qualche ora prima. Ma la conversazione, invece di limitarsi a un semplice scambio informativo, ha preso una piega inaspettata e, soprattutto, inaccettabile.
Con suo grande stupore e rabbia, Marta racconta come quest’uomo si sia lasciato andare a commenti pesanti e giudizi personali sul suo conto, toccando aspetti del suo passato e della sua vita privata che non aveva alcun diritto di conoscere o commentare. La violenza verbale e il tono di superiorità con cui si è rivolto a lei l’hanno profondamente ferita.
Marta confessa di avere ancora i brividi per l’umiliazione subita e si chiede come sia possibile che qualcuno si senta legittimato a insultare e giudicare senza alcuna conoscenza reale della persona che ha di fronte. Sottolinea di non aver mai fatto del male a nessuno e di non meritare una simile ondata di scherno gratuito. Attraverso questa testimonianza e la conversazione che ha deciso di condividere, la nostra fan lancia un messaggio chiaro: la dignità delle persone va rispettata, sempre. Nessuno dovrebbe essere bersaglio di giudizi e offese, tanto meno in contesti dove si è semplicemente lì per fare il proprio lavoro.
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