Sono Giulio e sono un professore prevalentemente privato, ma a volte, quando sono fortunato, riesco a fare delle supplenze nei licei. Ho studiato tantissimo nel corso degli anni, mi sono fatto il mazzo e non riesco ancora, come migliaia di persone come me, a ottenere un posto da qualche parte, un posto stabile intendo. Ho anche pensato di mollare tutto e andare all’attività di famiglia, ma ho soltanto 32 anni e voglio ancora sperare che le cose vadano per il meglio. Certo, quando mi ritrovo davanti personalità come quella della mia ragazza e la sua famiglia perdo totalmente fiducia in questo paese e nell’umanità. Questo perché lo dico proprio chiaramente, loro sono dei cafonacci come pochi. Roba da borgo di città dei peggiori. Non voglio essere classista, ma è così ragazzi eh. Sono stato con lei per un paio di anni e pensavo che si salvasse e poi mi ha chiesto di aiutare quell’asino del fratello a studiare per la maturità. Due giorni prima degli orali… Io non voglio fare il cattivo della situazione, dato che ormai i professori come me devono essere carini e coccolosi, comprensivi e sto genere di cose pure con chi non ne vuole sapere di studiare, ma lui è così e sinceramente ho trovato tutto il discorso che mi è stato fatto una grande mancanza di rispetto a tutti coloro che si impegnano.
Scrivete cosa ne pensate nei commenti di Facebook e Buona lettura!
Un nostro fan di nome Giulio ha voluto raccontare una vicenda che, come lui stesso spiega, gli ha fatto perdere un po’ di fiducia non solo nelle persone, ma anche nel valore che viene dato allo studio e all’impegno. Giulio ha 32 anni ed è un professore privato, che ogni tanto riesce a ottenere supplenze nei licei. Racconta di aver studiato molto negli anni, di essersi sacrificato per costruirsi una carriera e di aver sempre creduto nel merito e nella cultura, ma nonostante tutto non è ancora riuscito a ottenere un posto stabile.
Spiega di aver pensato più volte di mollare tutto e dedicarsi all’attività di famiglia, ma di non averlo fatto perché continua a sperare che prima o poi le cose cambino. Tuttavia, ammette che ci sono momenti in cui la fiducia viene meno, soprattutto quando si trova a confrontarsi con persone che, a suo dire, rappresentano l’opposto dei valori in cui crede.
Nel suo racconto, il nostro fan parla della sua ormai ex ragazza e della famiglia di lei, descrivendoli come persone rozze e superficiali. Usa un tono diretto, dicendo che non vuole essere classista, ma che il loro modo di comportarsi lo ha lasciato senza parole. Racconta che la relazione con la ragazza è durata circa due anni e che, per un certo periodo, ha cercato di convincersi che lei fosse diversa, più sensibile e interessata a qualcosa di più profondo.
Tutto, però, è crollato quando lei gli ha fatto una richiesta che lui ha trovato assurda: aiutare suo fratello a prepararsi per gli esami di maturità… a due giorni dagli orali. Giulio racconta di aver reagito con stupore e fastidio, perché, come dice lui stesso, non è questione di essere “il cattivo della situazione”, ma di rispetto per chi studia e si impegna davvero.
Spiega che il fratello della ragazza non aveva mai mostrato interesse per lo studio, né la minima voglia di applicarsi, e che pensare di poter “recuperare tutto” in due giorni, solo perché si ha un professore in famiglia, gli è sembrato offensivo — non solo per lui, ma per tutti gli studenti che si fanno in quattro per arrivare preparati. Nel racconto emerge anche una certa amarezza nei confronti del sistema scolastico e della mentalità diffusa: dice che oggi un insegnante deve sempre essere “carino e comprensivo”, anche con chi non ha alcuna voglia di imparare, come se lo studio fosse diventato una formalità e non un impegno personale.
Conclude spiegando che quell’episodio è stato il punto di rottura nella sua relazione. Si è reso conto che con persone come la sua ex e la sua famiglia non condivideva nulla: né valori, né visione della vita. Racconta di aver provato rabbia e delusione, ma anche una certa lucidità nel capire che non vale la pena circondarsi di chi considera la conoscenza una perdita di tempo. Ora, dice, continua a sperare che la sua passione per l’insegnamento possa trovare finalmente il riconoscimento che merita.
Share