L’alitosi

“Ciao a tutti, sono qui per raccontarvi un mio spaccato di vita quotidiana, insieme a quella che è la mia compagna. Lei ha una sorta di ipersensibilità sia agli odori che ai rumori e questo ovviava a intaccare la nostra relazione. Non fa altro che lamentarsi del mio alito anche quando mangio alimenti normali come le uova. Non ho veramente alito ma è lei che lo sente mille volte amplificato. Così secondo lei dovrei iniziare a usare un prodotto per cani. Vi sembra una scelta plausibile? Direi di no. Non so che fare con lei, mi tratta male e mi fa sentire a disagio nella mia condizione.. è esagerata e poco tollerante nei miei confronti che ormai non so più dove andare a parare”.

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Il nostro fan ha deciso di condividere uno scorcio della sua vita quotidiana, mettendo in luce una situazione che, col tempo, ha iniziato a pesargli. Vive una relazione da tempo con la sua compagna, una donna che definisce molto sensibile, in particolare a odori e rumori. Questa ipersensibilità, però, ha cominciato a creare delle frizioni all’interno del loro rapporto.

Secondo il nostro amico, ogni occasione sembra essere buona per ricevere un rimprovero, soprattutto legato al suo alito. Anche dopo pasti del tutto normali, come una semplice colazione a base di uova, la compagna lamenta un odore che lui stesso non avverte, tanto da cominciare a chiedersi se il problema sia reale o se non si tratti piuttosto di una reazione esagerata da parte sua.

Il punto critico è arrivato quando lei gli ha suggerito, con tono perentorio, di utilizzare un prodotto per cani come soluzione al presunto problema dell’alito. Una proposta che ha lasciato il nostro follower senza parole, sentendosi umiliato e fuori posto all’interno della propria relazione.

Il nostro fan racconta di sentirsi trattato male, costantemente a disagio e sotto giudizio, come se la sua sola presenza, o le sue abitudini quotidiane, fossero motivo di fastidio. Inizia a chiedersi fino a che punto si debba tollerare questo tipo di atteggiamento in nome dell’amore e della convivenza, e se sia giusto sentirsi in colpa per qualcosa che forse non dipende neanche da lui.

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