Per la serie: “creazioni memorabili in cucina”, presentiamo oggi gli ambigui biscotti da inzuppo
- Con la quarantena abbiamo avuto parecchio tempo libero da passare in casa
- E così molti italiani si sono riscoperti piccoli chef in erba
- Non sempre le creazioni davanti ai fornelli sono state memorabili
- Come ad esempio questi ambigui biscotti da inzuppo
- Secondo gli utenti più attenti forma e colore ricordano infatti ben altro
Il lockdown, con mesi passati chiusi in casa, ha fatto riscoprire a tanti la passione per la cucina. Ma si sa, come non tutte le ciambelle escono col buco, non tutti sono portati per l’arte culinaria. Eppure risultati non troppo eccelsi non hanno fermato questi chef in erba dal pubblicare foto delle proprie creazioni sul web, come i buonissimi ma alquanto ambigui biscotti da inzuppo. E, per raccogliere tutte queste perle culinarie, si sono diffusi a macchia d’olio gruppi in cui postare le proprie gesta ai fornelli. Perché si sa, non c’è mai fine al peggio.
Un esempio su tutti sono questi ambigui biscotti da inzuppo che non ci appaiono del tutto invitanti. Sarà per la loro vaga – ma proprio vaga – somiglianza ad altre.. creazioni memorabili. E non è mancato chi se ne accorto.
I primi dubbi sulla provenienza degli ambigui biscotti da inzuppo

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C’è chi racconta come il proprio cane si diletti nel “produrre” questi ambigui biscotti da inzuppo ogni giorno. Eppure nonostante ciò rimane umile e non se ne vanta sui social.

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In questi ambigui biscotti da inzuppo non manca l’attenzione verso i cibi bio. Secondo un utente, infatti, la ricetta prevede unicamente ingredienti a km0.

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Sebbene chi ha postato l’immagine abbia messo come didascalia che gli ambigui biscotti da inzuppo siano “pronti da infornare”, non tutti si cascano. Questo utente sostiene infatti che sembrano appena sfornati. Che la fotografa ci stia ingannando?

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Il paragone con i prodotti dei marchi più prestigiosi
I biscotti da colazione, si sa, sono un grande classico di un famoso marchio italiano di merendine. Il nome di questo nuovo prodotto, che sicuramente prenderà ispirazione dagli ambigui biscotti da inzuppo del post, è.. tutto un programma. Diciamo che è estremamente esplicativo.

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Ma passiamo alla concorrenza e ai suoi celebri wafer. Traendo spunto da un noto jingle pubblicitario che ormai tutti conosciamo, c’è chi si diverte a fare giochi di parole a tema.

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Ad un altro spot iconico di biscotti per la colazione rimanda questo commento:

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Non tutti però sono così convinti di questa ricetta. C’è chi si è ritrovato disorientato sul tipo di tazza in cui inzuppare i nuovissimi biscotti. Da the, da caffè o.. altro?

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Ma anche chi ha già provato a immergere questi ambigui biscotti da inzuppo in un’ottima tazza di latte e ce ne descrive il piacevole suono.

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Non può mancare nemmeno il commento più colto. Severo, ma giusto, c’è infatti anche chi ci insegna un po’ di italiano, coniugando il verbo fare al tempo passato. Avrà scelto proprio questo per un motivo specifico o solo perché è tra i più utilizzati sui libri di grammatica?

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E infine come possiamo dimenticare di citare una delle regine della cucina in televisione, Benedetta Parodi? Un utente, più attento e sensibile degli altri, manifesta preoccupazione sullo stato di salute precario ai fornelli della celebre conduttrice tv.

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