Gli amici del liceo

“È proprio vero che al peggio non c’è mai fine. Mi chiamo Silvia e ho fatto il liceo classico. Un liceo di quelli iper snob, con tutti ricconi e raccomandati, molti di loro hanno fatto strada nel tempo solo perché imboccati da mamma e papà e dai loro soldi. Io ero brava, davvero brava. Ma povera. Mio papà era operaio e mia mamma casalinga. Quindi venivo emarginata e guardata con invidia per i risultati che avevo. Ho fatto l’università per piacere personale. Mi sono laureata a pieni voti in Storia. Ma volevo un lavoro stabile e redditizio che mi consentisse di metter su famiglia. Quindi mi sono presa il diploma da estetista e ho avviato un’attività autonoma. Va bene, ho creato un bel team di ragazze che si supportano e sono felice. Non mi importa molto del giudizio altrui sinceramente… dei “sei sprecata” detti a gratis e dei giudizi tipo “poveretta” da parte di chi non mi conosce davvero. Io ho sempre seguito la mia strada e il mio intuito, che mi ha salvato diverse volte. Purtroppo una mia vecchia conoscente di quel liceo così antipatico mi ha giocato un brutto tiro. Ho pensato anche a farle causa per diffamazione. Ho tenuto la conversazione perché nel caso cerchi di danneggiarmi di nuovo ho le prove… Leggete pure anche voi amici di spunte.”

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Silvia racconta la sua storia di lotta e resilienza, affrontando pregiudizi e sfide derivanti dal suo contesto sociale durante gli anni del liceo classico, un ambiente in cui prevalevano studenti di famiglie benestanti. Nonostante fosse emarginata e invidiata per i suoi risultati scolastici, dato il suo sfondo familiare umile, Silvia non ha mai smesso di perseguire i propri sogni e ambizioni.

Dopo il liceo, ha continuato gli studi universitari, laureandosi in Storia con pieni voti, per puro piacere personale. Successivamente, considerando il desiderio di avere un lavoro stabile e redditizio che le permettesse di costruire una famiglia, ha scelto di diventare estetista, riuscendo a creare e gestire con successo un’attività autonoma. Silvia sottolinea come abbia formato un team di ragazze che si supportano a vicenda e di come sia soddisfatta e felice della sua vita professionale, nonostante i giudizi esterni e i commenti denigratori che occasionalmente riceve.

Tuttavia, la sua tranquillità è stata recentemente minata da un’azione negativa di una vecchia conoscenza del liceo, che ha tentato di danneggiarla. Questo ha portato Silvia a considerare azioni legali per diffamazione e a conservare le prove di tale comportamento dannoso. Condividendo questa esperienza con i lettori di “Spunte Blu”, Silvia cerca solidarietà e forse consiglio su come gestire questa delicata situazione, mantenendo al contempo la sua integrità e continuando a perseguire la sua strada con determinazione e indipendenza.

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