L’angioletto di casa

“Mi chiamo Federico e ammetto di non essere proprio il buono di questa storia, ma sicuramente mi sento un po’ la parte lesa della coppia, più che altro perché ho dovuto sopportare la mia metà per più tempo del necessario. Direte voi il perché ci sono rimasto se non volevo starci e non la sopportavo. Innanzitutto io ho 33 anni e mi sento tremendamente solo. Non sono un adone e non ci ho mai saputo fare con le donne, ho passato molti anni da single e quando ho trovato Giorgia, della mia stessa età, ho solo pensato che mi sarei fatto bastare qualsiasi stravaganza per avere una persone al mio fianco. Siamo stati insieme per un anno e dato che vivevo solo e lei con i genitori, mi sono lasciato convincere a convivere dopo poco più di sei mesi di relazione. Il problema principale? Che lei non è credente, è super credente! È una di quelle che doveva farsi suora o che vive solo per la sua religione. Ha invaso casa mia di crocifissi e tenta in tutti i modi di convertirmi, ma l’altro giorno non ci ho più visto dopo ciò che voleva portare in casa mia.”

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Federico, un uomo di 33 anni che si sente solo e con difficoltà nelle relazioni, condivide la sua esperienza con la sua ex fidanzata, Giorgia. Dopo molti anni da single, Federico ha intrapreso una relazione con Giorgia, coetanea, decidendo di convivere con lei dopo circa sei mesi di frequentazione. La scelta di convivere sembra essere stata influenzata principalmente dalla solitudine di Federico e dal suo desiderio di avere una compagna.

Il principale punto di tensione nella loro convivenza emerge dalle differenze religiose. Giorgia, descritta come estremamente credente, ha introdotto nella casa numerosi simboli religiosi e ha tentato di convertire Federico alle sue credenze. Questo aspetto ha creato un forte disagio in Federico, soprattutto quando Giorgia ha proposto di introdurre in casa qualcosa che per lui è stato inaccettabile, anche se non specifica di cosa si tratti.

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