Fonte: Pexels
Un’ape fossile di 1,6 milioni di anni fa è stata trovata in un sito della Nuova Zelanda. La straordinaria scoperta riguarda un esemplare vissuto nel periodo del Miocene medio, e fornisce nuove informazioni sull’evoluzione delle api in questa parte del mondo.
Il fossile appartiene a una nuova sottospecie, denominata Leioproctus (Otagocolletes) barrydonovani, e rappresenta un’importante prova della presenza antica di api in Nuova Zelanda. Il ritrovamento è avvenuto nella regione di Otago, all’interno del sito paleontologico di Hindon Maar, noto per i suoi eccezionali depositi lacustri che hanno permesso la conservazione dettagliata di numerosi resti di flora e fauna dell’epoca. Questo ambiente era caratterizzato da foreste temperate composte da alberi di faggi australi e conifere della famiglia dei podocarpi, con una diversità vegetale molto più ricca rispetto a oggi.
La conservazione del fossile è notevole: si tratta di un’impronta dorsale quasi completa dell’ape, che ha permesso agli scienziati di analizzarne la morfologia e di confrontarla con le specie moderne. La presenza di questa specie suggerisce che le api abbiano avuto un ruolo chiave negli ecosistemi di milioni di anni fa, molto prima di quanto si pensasse in precedenza. Gli studiosi ipotizzano che Leioproctus (Otagocolletes) barrydonovani fosse un importante impollinatore di piante locali come Pseudopanax, un genere della famiglia delle Araliaceae che ancora oggi è diffuso in Nuova Zelanda.
La scoperta mette in discussione l’idea che le api della Nuova Zelanda si siano stabilite solo in tempi recenti e fornisce nuove prospettive sull’origine e sulla diversificazione di questi insetti nella regione. L’eccezionale stato di conservazione del fossile consente inoltre agli esperti di ricostruire con maggiore precisione l’ecosistema dell’antico continente di Zealandia, ormai quasi completamente sommerso.
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Lo studio apre la strada a nuove ricerche sulle interazioni tra insetti impollinatori e piante preistoriche e su come questi rapporti abbiano influenzato l’evoluzione delle moderne comunità ecologiche della Nuova Zelanda.
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