Ascoltare musica prima di dormire: cosa accade al nostro sonno?

Uno studio ha indagato sulla correlazione tra musica e qualità del sonno: cosa accade se la ascoltiamo prima di dormire?

 

Esiste una correlazione tra l’ascoltare musica prima di andare a dormire e la qualità del sonno? Questa la domanda che si è posto recentemente un team di esperti. Come reagisce il nostro cervello se andiamo a dormire “sparandoci” nelle orecchie tutta la discografia dei Guns N’ Roses, o una rilassante Nuvole Bianche di Ludovico Einaudi? La risposta degli studiosi è che la nostra mente è in grado di elaborare la musica anche ore dopo che la melodia ha smesso di suonare.

In precedenza, un sondaggio condotto dagli psicologi dell’Università di Sheffield, aveva rilevato che molte persone usano la musica come una sorta di trucchetto per prendere sonno. Complessivamente, il 62% dei 651 intervistati aveva affermato di avere quest’abitudine giornaliera. Quest’ultima ricerca, invece, consisteva in due parti: un’indagine e un esperimento di laboratorio. Durante il sondaggio, 209 partecipanti hanno dovuto rispondere a domande relative alla qualità del sonno, alle abitudini di ascolto della musica e alla frequenza dei timpani.

Il cervello umano continua ad elaborare la musica per diverse ore, anche dopo che tutti i suoni si sono interrotti

Durante la parte sperimentale, 50 partecipanti hanno ascoltato tre canzoni pop, e sono stati monitorati per una notte intera con vari strumenti che misurano le onde cerebrali, la frequenza cardiaca e la respirazione. Questo esperimento ha confermato che coloro che hanno sperimentato l’immaginario musicale involontario avevano maggiori difficoltà a dormire, più risvegli notturni e trascorrevano più tempo in fasi leggere del sonno.

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Inoltre, la metà dei partecipanti ha ascoltato solo le versioni strumentali delle canzoni, mentre l’altra metà le versioni originali. Dalla ricerca è emerso che il primo gruppo ha dormito peggio del secondo, riportato una scarsissima qualità del sonno. Secondo gli studiosi questi risultati andrebbero a contrapporsi alla convinzione che la musica tal volta piò essere utilizzata come aiuto per dormire. Infatti, ha dimostrato che il cervello continua a elaborare la musica per diverse ore, anche dopo che tutti i suoni si sono interrotti.

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