Attività fisica nel weekend: il cervello fa festa anche con poco

Allenarsi nel weekend? Anche il cervello ti ringrazia (non solo i muscoli)

 

Per chi vive cinque giorni su sette tra email, traffico e riunioni su Zoom, la settimana può sembrare un susseguirsi di buoni propositi mancati. “Domani vado a correre“, promesso almeno tre volte prima che sia venerdì. Ma ecco la buona notizia: anche se il tapis roulant lo vedi più raramente del vicino di casa, bastano un paio di sessioni nel weekend per ottenere comunque benefici mentali.

Un nuovo studio firmato da Yangzhou University e Waseda University ha analizzato i dati di oltre 13.000 adulti statunitensi, scoprendo che anche i cosiddetti “guerrieri del weekend” – ovvero chi riesce a infilare solo uno o due allenamenti settimanali – mostrano un significativo calo dei livelli di ansia rispetto ai sedentari totali. Per essere precisi, parliamo di un 35% in meno. Non male per chi ha come unico momento libero la domenica pomeriggio tra il bucato e la spesa.

Benefici dell’attività fisica nel weekend anche a bassa frequenza

Che l’esercizio faccia bene non è esattamente una novità. Ma ciò che stupisce è che non serve per forza una routine da atleta olimpico. Lo studio mostra che l’impatto dell’attività fisica sulla salute mentale è positivo anche quando la costanza è relativa. Insomma, meglio poco che nulla.

E attenzione: i benefici sembrano più marcati tra chi vive con un reddito basso o ha il diabete. I ricercatori non sanno ancora esattamente perché, ma è chiaro che il movimento ha un effetto calmante che non guarda il conto in banca. Anche altri fattori come età, genere, stato civile o qualità del sonno non sembrano alterare questo legame tra attività fisica e riduzione dell’ansia.

Weekend warrior: una strategia a misura di vita moderna

Certo, se potessimo allenarci tre volte a settimana sarebbe l’ideale. Ma tra lavoro, figli, notifiche e stanchezza cronica, spesso il piano benessere viene rimandato a “quando ho tempo”. E quel “quando” è quasi sempre sabato o domenica. Secondo gli studiosi, questo modello a bassa frequenza ma regolare può essere una valida alternativa per chi ha uno stile di vita frenetico ma vuole comunque prendersi cura del proprio benessere.

La chiave non è tanto quando ti alleni, quanto se riesci a farlo. Bastano anche sessioni di movimento non eccessivamente intense: una camminata lunga, un po’ di bicicletta o una partita a padel possono già fare la differenza sul piano emotivo.

Allenamento e cervello: una connessione scientifica

Ma cosa succede nella testa quando ci si muove? Senza entrare in trattati di neurochimica, possiamo dire che l’attività fisica stimola aree del cervello coinvolte nella regolazione dello stress, favorisce la resilienza neuronale e migliora la comunicazione tra le cellule cerebrali. Tradotto: meno ansia, più lucidità mentale e uno stato d’animo più stabile.

La cosa interessante è che questi effetti positivi non sono esclusivi degli atleti. Anche chi si muove solo due volte a settimana può ottenere benefici comparabili. E questo dà una speranza concreta a chi ha lasciato la palestra al terzo mese di abbonamento annuale.

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Conclusione: meglio weekend che mai

In definitiva, la scienza ci rassicura: non serve stravolgere l’agenda per prendersi cura della mente. Se durante la settimana non riesci a ritagliarti tempo, il weekend resta una risorsa preziosa. È il momento perfetto per uscire all’aria aperta, sudare un po’ e ricordare al cervello che può respirare. La prossima volta che ti chiedi se vale la pena andare a fare una camminata domenicale, ricorda che il tuo umore di lunedì potrebbe dipendere proprio da quei passi extra. E no, il telecomando non conta come attività motoria.

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