Arriva l’autovelox con intelligenza artificiale: può “spiare” all’interno dell’auto

È in grado di sanzionare anche chi usa il telefono o non indossa la cintura di sicurezza

 

Il Regno Unito ha appena introdotto i primi autovelox IA al mondo per cogliere gli automobilisti in fallo “vedendo” all’interno delle loro auto. Questa decisione ha però diviso l’opinione pubblica, in quanto i difensori della privacy li hanno definiti “il bancomat del Grande Fratello”. Questo nuovo e controverso autovelox utilizza l’intelligenza artificiale e il radar “4D” per spiare i conducenti all’interno delle loro auto. Ciò significa che non sarà in grado di individuare solo gli automobilisti che superano i limiti di velocità, ma anche chiunque utilizzi il telefono o non indossi la cintura di sicurezza mentre è seduto al volante.

La telecamera Redspeed Sentio è stata installata per la prima volta sulla A23 a Lambeth, nel sud di Londra, dove è stata sperimentata su ignari automobilisti. La telecamera IA è in grado di tenere d’occhio fino a sei corsie di traffico e può “parlare” con le altre telecamere sul percorso per controllare la vostra velocità media. Può anche verificare l’assicurazione e il bollo dell’auto. Come detto, però, le telecamere sono già state ampiamente criticate. Nick Freeman, un avvocato specializzato in automobilismo, ha dichiarato: “Come automobilisti stiamo diventando tutti dei bersagli facili. Questo potrebbe essere un passo eccessivo. Potrebbe contribuire ad alleviare la mancanza di polizia sulle nostre strade. Ma ci mancherà sempre qualcosa quando mancherà l’elemento umano”.

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Montano le polemiche per il fatto che l’autovelox possa ledere la privacy

Jake Hurfurt, responsabile di Big Brother Watch, ha dichiarato: “Questo tipo di sorveglianza intrusiva e inquietante, che tratta ogni passante come un potenziale sospetto, è eccessiva e normalizzante. Rappresenta una minaccia per la privacy di tutti. Le persone dovrebbero essere libere di vivere la propria vita senza essere analizzate da sistemi di intelligenza artificiale senza volto”. Tuttavia, le statistiche parlano chiaro e indicano che gli incidenti mortali nel raggio di 1.600 metri dagli autovelox sono diminuiti del 58%.

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