I biglietti nei Baci Perugina nacquero da una storia d’amore clandestina [+FOTO]

Le frasi romantiche presenti nei cioccolatini si ispirano ai messaggi tra Luisa Spagnoli, titolare della Perugina, e Giovanni Buitoni

 

I Baci Perugina sono per eccellenza i cioccolatini che celebrano l’amore. La lettura dei bigliettini romantici contenuti nell’incarto costituisce un momento di dolcezza che anticipa il sapore del mitico cioccolatino con la granella. I Baci nacquero un secolo fa a Perugia e i bigliettini, diventati un elemento distintivo dei cioccolatini, ebbero origine da una storia d’amore clandestina.

La nascita del cioccolatino

Nel 1907 Luisa Sargentini, sposata con Annibale Spagnoli, fondò nel centro storio di Perugia una piccola azienda di prodotti dolciari, in società con Francesco Buitoni e Leone Ascoli. L’azienda crebbe negli anni, nonostante la Prima Guerra mondiale, e passò da 15 dipendenti a oltre 100. Nel 1922 Annibale Spagnoli si ritirò dall’azienda a causa di attriti interni e la moglie restò da sola nella gestione della fabbrica. Luisa era donna molto in gamba, tanto che oltre all’azienda di famiglia, si cimentò anche nella produzione di lana d’angora per i filati, da cui ebbe origine la casa di moda che porta ancora oggi il suo nome.

Nella Perugina, Luisa pensò ad un sistema per riutilizzare la granella di nocciola residua delle lavorazioni dei dolci, che solitamente andava buttata: la impastò, aggiunse una nocciola intera sulla sommità e la ricoprì del cioccolato fondente “Luisa”. Nacque così il famoso cioccolatino, il cui nome però non era ancora quello che conosciamo oggi. Per via della forma simile ad un pugno chiuso, Luisa lo chiamò “Cazzotto”.

I bigliettini con i messaggi d’amore

Giovanni Buitoni, figlio di Francesco, e con cui Luisa aveva una storia d’amore clandestina, osservò che il nome non era molto indicato per un cioccolatino. Era infatti disdicevole dire alla commessa di un negozio “Mi dia un Cazzotto, per favore”: pertanto il nome fu cambiato in “Bacio”.

I celebri bigliettini arrivarono poco dopo da Francesco Seneca, art director della Perugina che si ispirò alla storia d’amore tra Luisa e Giovanni. I due amanti, infatti, erano soliti inviarsi di nascosto romantici messaggi.

Le frasi scritte nei bigliettini trasformarono i cioccolatini in un piccolo veicolo di pensieri e sentimenti. Seneca creò anche una confezione che celebrava gli innamorati, con l’immagine di una coppia che si bacia, ispirata al celebre dipinto di Hayez, “Il bacio”.

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Il cioccolatino, grazie alla presenza dei bigliettini e alla sua eccellente ricetta dolciaria, ottenne ben presto grande successo e arrivò anche oltreoceano. Nel 1939 aprì il primo negozio di Baci Perugina a New York. Nel corso dei decenni, il Bacio, pur evolvendosi e introducendo nuove varianti, ha sempre mantenuto la sua essenza di cioccolatino messaggero d’amore, diventando un’icona nota in tutto il mondo.

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