Non mi piace dire le mie cose in giro, ma so che resterò anonimo e voglio denunciare almeno qui, visto che non so se posso farlo legalmente, un torto pesantissimo che ho subito, per non dire di peggio. Mi presento, ho sessantacinque anni e fin da adolescente sono stato un tipo molto sportivo, vincendo già nella scuola che frequentavo diversi premi come corridore (o “runner” che dir si voglia oggi). Finite le scuole ho continuato nel mondo della corsa a livello agonistico con grandi risultati (non ve li elenco tutti perché non voglio risultare vanitoso, cosa che non sono affatto). Nel frattempo sono anche riuscito a laurearmi, ho dovuto rinunciare in parte alla mia brillante carriera sportiva, ma in compenso ho iniziato a insegnare ginnastica alle scuole superiori. Sono un tipo modesto ma quello che va detto va detto: ero un ottimo professore, ne sono sicuro, anche per la riverenza che i miei alunni dimostravano nei miei confronti. Certo, ero severo, ma perché credo che la disciplina sia fondamentale nello sport come nella vita. Ho sempre pensato che lo sport fosse la cosa più importante nella vita, e chi mi ha contattato nella conversazione che leggerete, lo sapeva.
Scrivete cosa ne pensate nei commenti di Facebook e Buona lettura!
Il nostro fan ha deciso di raccontare un episodio profondamente ingiusto che lo ha colpito, pur mantenendo l’anonimato. A sessantacinque anni, ripercorre con fierezza una vita dedicata allo sport e all’insegnamento. Fin da giovane si è distinto come corridore, vincendo numerosi premi e riconoscimenti già ai tempi della scuola. Dopo aver lasciato l’agonismo per motivi di studio, si è laureato e ha iniziato a insegnare educazione fisica nelle scuole superiori.
Il nostro amico si definisce una persona modesta ma giustamente orgogliosa del suo percorso. Crede profondamente nei valori dello sport, nella disciplina e nell’impegno, che ha cercato di trasmettere con passione ai suoi studenti. Ritiene di essere stato un ottimo insegnante, anche grazie al rispetto che riceveva dai suoi alunni, sebbene mantenesse un approccio severo proprio per trasmettere serietà e dedizione.
Tuttavia, nonostante la sua rettitudine e l’esperienza maturata, si è ritrovato coinvolto in una situazione spiacevole e ingiusta. Qualcuno che conosceva il suo passato, il suo rigore e il suo amore per lo sport, ha deciso di coinvolgerlo in una conversazione ambigua, alludendo a fatti che il nostro fan ritiene infondati e offensivi. Il contenuto della chat ricevuta, che ha preferito non specificare nei dettagli, l’ha profondamente turbato, tanto da farlo sentire vittima di un’ingiustizia difficile da digerire.
Essendo consapevole di quanto possa essere complicato difendersi legalmente da certe insinuazioni, ha scelto di sfogarsi in questo spazio per sentirsi almeno ascoltato. L’intento è denunciare una situazione che gli ha causato dolore e rabbia, ma che, al momento, non sa come affrontare in modo ufficiale. La sua storia è un richiamo al rispetto per chi ha dedicato la vita con serietà e passione all’educazione e allo sport, valori che non dovrebbero mai essere messi in discussione senza motivo.
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