I biscotti e Gino

“Gino mi ha lasciata. Tutto è cominciato con i miei biscotti al grano saraceno. Brutti ma buoni. Vi mando una chat di alcuni mesi fa. Adesso che ho un po’ elaborato, voglio condividere con voi la mia storia.
Secondo il mio ragazzo non ero una vera donna perché non facevo le cose da donna.
Nella sua testa c’era un’immagine di una donna prototipo. Nella fattispecie questa donna sa:
– cucinare come sua madre
– fare le pulizie
– fare le pom** sempre e comunque.
Non importa se stai male, non importa quello che hai dentro, no, devi essere sempre uguale a quell’ideale fintissimo che ha dentro di sé. E non importa che lui avesse ricevuto amore, non importa che lo abbracciassi come si abbraccia la persona che più si ama al mondo, non importa che sopportavo i suoi cambi di umore, le sue cattiverie, no. Importava solo che quell’ideale venisse rispettato. Cucinare, pulire e fare le pom**. Il resto era zero. Vi mando la mia storia perché uomini così purtroppo esistono. Uomini così sono uomini che non combineranno mai nulla nella loro vita, gireranno in tondo come trottole, senza andare da nessuna parte. Comportarsi così con la persona che si dichiara di amare significa comportarsi così con se stessi in primis.
Questo l’ho capito adesso dopo aver fatto un po’ di psicoterapia. Una persona così non si ama, una persona così rimarrà per sempre sola. Sono contenta di averlo perso.”

Scrivete cosa ne pensate nei commenti di Facebook e Buona lettura!

La nostra fan ha deciso di condividere una storia personale intensa e dolorosa, che oggi riesce a raccontare con maggiore lucidità dopo aver elaborato quanto accaduto. Si tratta della fine della sua relazione con Gino, una rottura che ha segnato profondamente la nostra follower ma che, col tempo, si è rivelata anche liberatoria.

Tutto, come racconta, è cominciato da un episodio all’apparenza banale: dei biscotti al grano saraceno, preparati con cura ma dall’aspetto poco invitante. Questo piccolo fatto ha rappresentato per lei l’inizio di una presa di coscienza più ampia. Nel tempo, infatti, la nostra fan si è accorta che il suo compagno aveva un’idea molto rigida e stereotipata della figura femminile, un modello che lei non sentiva suo e in cui non si riconosceva affatto.

Secondo quanto racconta, Gino pretendeva che lei incarnasse un’immagine idealizzata e irreale: una donna perfetta nelle faccende domestiche, in cucina e nella sfera intima, sempre e comunque. Nulla sembrava contare più dell’adesione a questo prototipo. I gesti d’amore sinceri, l’affetto, il sostegno emotivo, la pazienza davanti ai suoi sbalzi d’umore – tutto passava in secondo piano.

La nostra amica racconta di essersi sentita svalutata, non vista per ciò che era realmente, ma ridotta a una lista di compiti da soddisfare. Nonostante i suoi sforzi per mantenere viva la relazione e per dimostrare affetto, si è trovata davanti a un muro di aspettative irrealistiche e fredde. Alla fine, è stata lasciata. Con grande maturità, la nostra follower riflette oggi su quella esperienza con un nuovo sguardo. Grazie a un percorso personale e terapeutico, ha compreso che certi comportamenti non sono solo sbagliati verso chi li subisce, ma anche sintomo di un vuoto interiore da parte di chi li mette in atto.

Ora, con consapevolezza e forza ritrovata, afferma con decisione di essere felice di aver chiuso quella relazione. Perché, come dice lei stessa, persone che agiscono in quel modo finiscono col vivere in un loop, incapaci di costruire qualcosa di autentico. La nostra fan oggi sa di meritare rispetto, comprensione e amore vero.

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