Una brutta giornata

“Mi chiamo Claudia e mia cognata vuole festeggiare con una torta il mio fallimento. Purtroppo ho reagito male. Sono stata licenziata a lavoro. Non ne voglio davvero parlare perché è una cosa fresca. Ma volevo mandarvi la chat con la mia delicatissima cognata. Io mi chiedo come si faccia a non capire certe cose. Le mancano dei neuroni? Se li è soffiati via con l’allergia di cui soffre?? Ma che cazzo!! Ha una sensibilità livello larva e sembra godere delle sofferenze degli altri. Non capisce mai come ti senti. La sua empatia è pari a zero. Vi mostro la chat per farvi vedere il livello magari non mi credeste. MI ha dettto che mi sistemava una torta rovinata per festeggiare il mio fallimento. Come se io non mi sentissi a pezzi e dovessimo sempre essere felici e contenti anche delle sventure. Purtroppo sono scesa al suo livello. Ho fatto il suo gioco. Ma sono molto soddisfatta perche erano anni che le volevo dire qualcosa e se si offenderà meglio così a un certo punto , cos’ nn la vedo più. Lei e suo fratello sono molto uniti. Ora ne vedremo le conseguenze. Intanto vi mando questa chat e ditemi se conoscete persone altrettanto insensibili e sociopatiche.”

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Claudia si trova in una situazione emotivamente difficile, avendo recentemente perso il lavoro, un evento su cui preferisce non dilungarsi data la freschezza della ferita. Tuttavia, ciò che maggiormente la turba è l’atteggiamento della sua cognata, che ha avuto la sorprendente e discutibile idea di voler “celebrare” questo momento negativo nella vita di Claudia con una torta, simboleggiando il suo fallimento. Claudia, comprensibilmente sconvolta e ferita da questa proposta, si interroga sulla capacità di comprensione e sulla sensibilità della cognata, suggerendo in modo retorico se un deficit di empatia possa essere attribuito a una condizione fisica o a una mancanza intrinseca di sensibilità.

Nella sua narrazione, Claudia evidenzia la mancanza di empatia della cognata, descrivendola come una persona che sembra trovare soddisfazione nel dolore altrui e incapace di riconoscere o rispettare i sentimenti degli altri. La decisione della cognata di preparare una torta per un evento così negativo appare a Claudia non solo di cattivo gusto ma anche come un atto di provocazione. Nonostante Claudia riconosca di aver reagito in modo simile, scendendo al livello della provocazione, esprime una certa soddisfazione per aver finalmente detto ciò che pensava, anche se questo potrebbe avere ripercussioni sulla sua relazione con la cognata e il fratello di quest’ultima, che sono molto uniti.

Claudia è consapevole che le sue azioni potrebbero portare a conseguenze all’interno della dinamica familiare, ma sembra trovare un senso di liberazione nell’aver espresso i suoi sentimenti. Invitando a riflettere su esperienze simili di insensibilità e mancanza di empatia, Claudia cerca una forma di solidarietà e comprensione, forse sperando di trovare conforto nella condivisione di esperienze simili e nella consapevolezza che non è sola a dover affrontare comportamenti così dolorosamente incomprensibili.

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