Bullo accusato di aver tatuato i suoi compagni di scuola

Un episodio di bullismo che ha scioccato il web

 

Un adolescente di 16 anni della Corea del Sud è stato accusato di aver esercitato con la forza le sue abilità di tatuatore su due compagni di scuola più giovani, che avrebbe bullizzato per anni. Quest’inquietante caso di bullismo scolastico ha fatto notizia in Corea del Sud e ha scatenato l’indignazione dei genitori. Il dipartimento di polizia di Incheon Nonhyeon ha confermato che sta attualmente indagando su un caso di bullismo in cui l’aggressore è accusato di aver tatuato con la forza almeno due adolescenti più giovani, sia per marchiarli che per esercitare le sue abilità di tatuatore. I genitori della prima vittima hanno sporto denuncia, dopo aver scoperto per caso un tatuaggio grande e amatoriale sulla gamba del figlio. Dopo aver affrontato il ragazzo, hanno scoperto che era stato tatuato con la forza da un compagno di scuola che lo terrorizzava da almeno due anni.

Il quindicenne ha raccontato agli investigatori che l’accusato lo aveva convocato in un motel di Incheon nell’ottobre dello scorso anno, dove aveva proceduto ad aggredirlo e poi a tatuarlo contro la sua volontà. L’adolescente, spaventato, ha detto che lo stesso ragazzo lo ha picchiato e gli ha rubato i soldi negli ultimi due anni, così ha pensato di non avere altra scelta se non quella di sottomettersi e lasciarsi tatuare una carpa di 22 cm di lunghezza sulla gamba. Dopo che le accuse contro il sedicenne sono trapelate sulla stampa, un altro quindicenne ha raccontato una storia simile. Lo stesso bullo lo avrebbe tatuato anche il mese scorso, lasciandolo con un tatuaggio ancora più grande sul pettorale sinistro, sulla spalla e sul braccio. I genitori hanno scoperto il tatuaggio e lo hanno denunciato alla polizia, ma il bullismo è continuato.

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Il ragazzo ha negato le accuse

Sembra che la vittima sia stata terrorizzata a tal punto da rifiutarsi di frequentare la scuola e da richiedere 6 mesi di terapia. La famiglia ha anche installato delle telecamere di sorveglianza a circuito chiuso, perché il ragazzo era convinto che il bullo sarebbe venuto a prenderlo. Nel frattempo, il presunto bullo nega le accuse di entrambe le vittime, sostenendo che avevano acconsentito ai tatuaggi. La sua famiglia sostiene le affermazioni dell’adolescente, aggiungendo che sarebbe stato impossibile per lui costringerle a una procedura così dolorosa e lunga. Il sedicenne è ora accusato di coercizione e di aver violato le leggi mediche della Corea del Sud, secondo le quali i tatuaggi possono essere eseguiti solo da medici professionisti.

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