Il mio compagno vuole farsi buttare fuori di casa. Non c’è altra spiegazione. Mi ha portato in casa un videogioco cabinato! E lo vuole mettere al posto del mio scrittoio! Ho bisogno di sputtanare quel poco di buono di Antonello, il mio compagno, che riesce a farmi inc****re ogni singolo giorno. Ora io so bene che chi nasce tondo non muore quadrato, e lo sapevo che era così. Ma pensavo che con l’età, maturando, con le responsabilità, dopo 3 anni di convivenza un po’ si poteva anche smussare. Macché! Va solo a peggiorare. Se ne è uscito con un cabinato, uno di quei cosi da sala giochi degli anni 90, comprato senza dirmi niente. E questa passi pure, anche se non mi va che spenda i suoi soldi solo per lui e io pago spesa e bollette…ma addirittura ha deciso come e dove piazzarlo. E chissenefrega dei mie bisogni. Io sono al limite, e questa non gliela lascio passare. Sono sul piede di guerra, pronta a fare quello ho detto in chat.
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La nostra fan ha voluto raccontare un episodio che, a suo dire, dimostrerebbe quanto il suo compagno Antonello sia poco maturo e disinteressato alla convivenza. Ma leggendo la sua versione dei fatti, viene da chiedersi se davvero il problema sia solo lui. Dopo tre anni di convivenza, Antonello ha comprato un videogioco cabinato – sì, uno di quelli anni ’90 da sala giochi – e ha deciso di portarlo a casa senza preavviso. Ora, che la cosa possa non piacere è comprensibile, ma la nostra fan ha reagito con una furia fuori misura, arrivando a scrivere che “se lo vuole mettere al posto del mio scrittoio, vuol dire che si vuole far buttare fuori di casa”. Una risposta decisamente sproporzionata, soprattutto considerando che si tratta comunque di un oggetto che il compagno ha acquistato con i suoi soldi.
Il punto centrale della sua rabbia sembra essere il fatto che lui abbia speso dei soldi per qualcosa che non la riguarda direttamente, mentre lei si occupa delle bollette e della spesa. Ma una relazione non dovrebbe basarsi su bilanci contabili così rigidi. Se ci sono squilibri, se ne parla. Di certo non si risolvono con frasi come “sono sul piede di guerra”.
Inoltre, a leggere bene, sembra che il problema non sia tanto il cabinato in sé, ma una frustrazione accumulata nel tempo. Lei stessa scrive che Antonello “la fa inc****re ogni singolo giorno”, che “non cambia”, e che è solo peggiorato. Ma allora viene da chiedersi: perché continuare a convivere con una persona che si disprezza così tanto? Davvero un videogioco è la goccia che fa traboccare il vaso, o forse è solo il pretesto per sfogare una rabbia più profonda?
La nostra fan, anziché cercare un dialogo o una mediazione, preferisce passare direttamente alla “guerra” e minacciare ritorsioni. Forse, più che un cabinato, servirebbe un po’ più di comunicazione.
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