La call

Sono una professionista e non voglio essere disturbata da mia figlia mentre faccio una call. Mio marito non capisce. Sono una libera professionista, sposata con una figlia. A casa ho una stanza che mi fa da studio. Da qui faccio molte call con i miei clienti. Ma a volte è molto difficile gestire tutto. Quando mio marito non è a casa il pomeriggio, se ho una call, lascio la bambina da mia madre. L’altro giorno però è capitato che mio marito fosse a casa nel pomeriggio. Allora gli ho chiesto se per un’oretta poteva tenere la bambina con sé, lontana dal mio studio. Ha detto ok. Indovinate un po’ cosa è successo?? Io sono una donna, giusto? Certo, che lo sei.
Sono una mamma? Sì, sì, ovvio.Sono una professionista? Sì, ma prima di tutto sei una mamma. No, signori, no. Io sono tutte quelle cose contemporaneamente. Se c’è un’emergenza, il mio essere mamma ha la priorità, come accade anche per i signori papà. Ma se l’emergenza non c’è e sto lavorando, io sono prima di tutto una professionista e non voglio essere disturbata da mia figlia mentre faccio una call!!

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La nostra fan ha deciso di condividere un’esperienza che tocca la sua quotidianità di donna, madre e libera professionista. Racconta di lavorare da casa, dove ha allestito una stanza-studio per poter svolgere in tranquillità le numerose call con i suoi clienti. Una soluzione pratica, ma che si scontra spesso con la difficoltà di conciliare la vita familiare con quella lavorativa.

Quando il marito non è presente, la bambina viene affidata temporaneamente alla nonna durante gli orari in cui sono previste le call. L’organizzazione funziona, almeno finché tutti rispettano i ruoli e le necessità. Tuttavia, l’episodio che ha deciso di raccontare nasce da un momento in cui il marito, pur essendo a casa, non ha mantenuto l’impegno preso con lei.

Quel giorno, la nostra fan aveva chiesto al marito di occuparsi della figlia per circa un’ora, affinché potesse lavorare senza interruzioni. Lui aveva accettato, ma poco dopo, durante una call professionale, la bambina è entrata nel suo studio, interrompendo il lavoro. Un gesto che, secondo lei, rivela quanto spesso si dia per scontato che, in caso di qualsiasi imprevisto, sia sempre la madre a doversi fermare, anche quando si tratta di impegni lavorativi.

Il messaggio che vuole trasmettere è molto chiaro: essere mamma e professionista non è un’alternativa, sono due ruoli che convivono. Non si tratta di negare il proprio ruolo materno, ma di chiedere il giusto rispetto per il tempo e lo spazio dedicati al lavoro. Se non ci sono emergenze, anche una madre ha il diritto di svolgere le sue attività professionali senza sentirsi in colpa o costretta a giustificarsi.

Con questa testimonianza, la nostra fan ha voluto evidenziare come, anche in famiglia, sia fondamentale riconoscere e rispettare i diversi ruoli, senza dare per scontato che sia sempre la donna a dover mettere da parte la propria professione.

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