Mi chiamo Rossana e convivo da pochissimo con quello che dovrebbe diventare mio marito.. anche se, francamente, ora come ora non so se lo diventerà davvero, inizio ad avere i miei dubbi!! Il mio futuro marito si chiama Alessandro: per carità, è un bravo ragazzo, molto a modo e mi vuole bene.. ma è anche molto all’antica su tante cose!! Ad esempio sui ruoli all’interno della coppia.. diciamo che lui è rimasto fermo al secolo scorso secondo me!! Per lui ci sono cose da donna e cose da uomo, e ci sono certe cose che non è ammissibile che si facciano in modo diverso da come i suoi gli hanno inculcato da piccolo. Poi certo si è rassegnato ad alcune cose, come al fatto che io lavori e non sia una casalinga come sua madre, ma per altre siamo ancora molto lontani!! Il fatto è che io lo amo davvero, ma a volte mi fa davvero cadere le braccia e mi domando se una persona con una mentalità così retrograda possa davvero far parte della mia vita presente e, soprattutto, futura. Perché io voglio una famiglia mia e non voglio dover discutere anche sulle piccole cose con mio marito!! Va bene tollerare piccole divergenze ma tutto sta iniziando ad essere una discussione: ad esempio ieri abbiamo messo la targhetta con il nome sulla buca delle lettere della nostra nuova casa..
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La nostra fan Rossana ha voluto condividere un momento di riflessione importante sulla convivenza appena iniziata con il compagno Alessandro, che ha in mente come futuro marito, anche se ultimamente ha cominciato ad avere dubbi sulla direzione da prendere. Si dichiara innamorata di lui, apprezza i suoi modi garbati e il sentimento che le dimostra, ma non può fare a meno di notare quanto Alessandro sia “molto all’antica” su certi aspetti della coppia.
Rossana spiega che, nella mente di Alessandro, i ruoli tra uomo e donna sono ben distinti e immutabili, come se fossero fissati da un manuale tramandato di generazione in generazione. Nonostante lui si sia adattato al fatto che lei lavori (cosa che in passato non era prevista, dato che la madre di Alessandro non ha mai lavorato fuori casa), su altri argomenti restano posizioni inconciliabili.
Il punto di rottura riguarda la trasmissione di questi valori “retrogradi” nella loro vita quotidiana. Rossana racconta che desidera costruire con lui una famiglia moderna, in cui il rispetto reciproco affianchi la condivisione. Tuttavia, teme che una mentalità così rigida non si sposi bene con questo progetto di vita. Non vuole trovarsi a discutere con il futuro marito su questioni di poco conto, ma teme che, quando i ruoli tradizionali prendono il sopravvento, il peso delle scelte familiari ricada sempre su di lei.
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