Fa la casalinga pagata dal marito: la mamma influencer che fattura più di una manager

Farsi retribuire dal marito per fare la mamma e casalinga: la nuova moda

 

Amber Aubrey, mamma a tempo pieno e influencer senza peli sulla lingua, ha deciso di affrontare un tema scottante con il tono più diretto possibile: se suo marito viene pagato per lavorare fuori casa, perché lei non dovrebbe esserlo per tutto ciò che fa dentro casa? Così ha preso carta, penna (o meglio, lo smartphone), e ha pubblicato su TikTok una lista dettagliata di tutti i compiti che svolge settimanalmente per la famiglia, corredandola di tanto di cifre.

Il totale? Oltre 2.700 dollari a settimana, tra piatti, pulizie, homeschooling, spesa, cucina e l’ormai celebre “servizio navetta” per i figli. Secondo lei, tutto questo non è affatto “una mano in casa”, ma un vero e proprio lavoro a tempo pieno. Con tanto di fatturazione simbolica. E il web, ovviamente, si è spaccato tra chi la considera una paladina delle madri casalinghe e chi invece pensa stia esagerando.

Lavoro domestico non retribuito: una questione di equità

Nel suo video, che ha superato i 4 milioni di visualizzazioni, Amber snocciola cifre come 800 dollari per l’homeschooling e 300 per i piatti, con una precisione che farebbe invidia a un commercialista. Ironica, sì, ma con un messaggio chiaro: prendersi cura della casa e dei figli è un’attività che ha un valore economico concreto, anche se non compare in busta paga.

Il concetto è semplice: se tutto ciò che fa una madre casalinga dovesse essere svolto da personale esterno, costerebbe parecchio. E infatti uno studio americano ha stimato che il lavoro di una casalinga potrebbe valere oltre 4.000 dollari al mese. Certo, nessuno propone uno stipendio formale per i genitori che restano a casa, ma il gesto di Amber fa riflettere su quanto spesso venga dato per scontato.

Influencer casalinghe e il business della quotidianità

Amber non è sola. Sempre più donne, soprattutto negli Stati Uniti, stanno rendendo visibile il valore del lavoro domestico sui social. C’è chi riceve un “bonus settimanale” dal marito, chi calcola le ore lavorative come un consulente aziendale e chi usa queste cifre per dimostrare che non essere dipendenti non significa non lavorare.

La casa, in fondo, è una piccola azienda familiare, e lei ne è il direttore operativo. Il suo stipendio, se così vogliamo chiamarlo, non è solo un gioco provocatorio. È una risposta a una domanda spesso ignorata: quanto vale davvero tutto ciò che fa una madre ogni giorno, tra pannolini, detersivi e compiti di matematica?

Casalinga influencer e rivoluzione silenziosa

Il caso di Amber ha generato reazioni contrastanti. Alcuni l’hanno elogiata per il coraggio di portare alla luce un tema ancora tabù. Altri le hanno fatto notare che 200 dollari per l’allattamento sembrano una tariffa da baby-sitter di lusso. Ma forse il punto non è la cifra in sé, quanto piuttosto la visibilità data a un lavoro che, pur essendo essenziale, resta invisibile.

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Non c’è da sorprendersi se molte persone hanno detto che, anzi, Amber si sottovaluta. Il suo video ha avuto l’effetto di una piccola rivoluzione domestica: finalmente qualcuno che traduce in numeri il peso quotidiano della cura familiare. Che sia ironico o no, il messaggio è chiaro: anche la mamma che resta a casa lavora. Solo che la sua scrivania è il tavolo della cucina e la pausa pranzo… la prepara lei stessa.

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