Fonte: Pixabay
Nel settembre 2023 è stato registrato il segnale di un sisma che si è protratto per ben 9 giorni e si ripeteva con intervalli costanti di 90 secondi. Poi il segnale è scomparso per ripresentarsi un mese dopo. Gli scienziati non sapevano risalire alla sua origine, dato l’insolito ripetersi per così lungo tempo. Gli studi successivi, integrati ad un’analisi dettagliata dei dati satellitari, hanno finalmente svelato il mistero.
La causa della scossa era un mega-tsunami che oscillava avanti e indietro, colpendo le pareti di un fiordo della Groenlandia e generando un’onda stazionaria nota come onda di sessa. Secondo i dati sismici, l’innesco che ha scatenato il mega-tsunami è stato lo scioglimento di un ghiacciaio che ha causato il crollo di due gigantesche frane nel remoto fiordo di Dickson, nella Groenlandia orientale. Le onde risultanti hanno generato potenti tsunami che, senza altre direzioni, si sono propagate avanti e indietro per giorni, raggiungendo un’altezza massima compresa tra 7,4 e 8,8 metri. A causa della posizione remota, nessuno si era accorto delle due frane verificatesi a distanza di un mese l’una dall’altra.
Ciò che ha reso questo evento così unico è stata la sua capacità di innescare una risonanza globale. L’onda non si è semplicemente dissipata dopo aver raggiunto le coste. Al contrario, ha continuato a rimbalzare sulle masse continentali, in particolare sulle sponde dell’Oceano Atlantico, e a riflettersi più volte. Questo incessante movimento di riflessione e rifrazione ha mantenuto gli oceani in uno stato di agitazione continua per un periodo prolungato, durato ben nove giorni.
Le onde di tsunami normali si dissipano rapidamente, ma questo evento ha mostrato una persistenza eccezionale. Gli scienziati hanno utilizzato modelli complessi per comprendere come un’onda generata in una regione relativamente remota della Groenlandia abbia potuto avere un impatto così prolungato e a livello globale.
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La ricerca di questo evento ha evidenziato l’importanza dei sistemi di monitoraggio satellitare per rilevare e comprendere fenomeni naturali di vasta portata che altrimenti rimarrebbero sconosciuti o mal compresi.
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