Un uomo di 89 anni sta cercando di divorziare dalla moglie da 27 anni

Il matrimonio è qualcosa di sacro in India

 

Un uomo indiano, separato dalla moglie da quasi 40 anni e che ha cercato di divorziare da 27 anni, si è visto da poco respingere la richiesta di divorzio dalla Corte Suprema. Non è un segreto che il divorzio sia un argomento tabù in India, un Paese in cui l’annullamento legale del matrimonio si ottiene di solito solo in caso di prove evidenti di violenza o crudeltà da parte di uno dei coniugi. Le pressioni familiari e sociali spesso costringono le persone a rimanere impegnate in matrimoni infelici, ma anche quando uno dei due chiede il divorzio, questo viene raramente concesso dai tribunali. Questi fatti inconfutabili sono stati recentemente confermati da un caso giudiziario che ha fatto notizia a livello internazionale.

Nirmal Singh Panesar, un ufficiale dell’aeronautica in pensione di 89 anni e medico qualificato, che ha cercato di divorziare dalla moglie Paramjit Kaur Panesar di 82 anni, insegnante in pensione, per quasi tre decenni, si è visto infatti nuovamente negare il divorzio dalla Corte Suprema indiana, seppur fosse d’accordo sul fatto che il loro matrimonio fosse “al di là della salvezza”. Nonostante i numerosi tentativi di risolvere le divergenze, il matrimonio è andato in pezzi e nel 1996 Nirmal Singh Panesar ha chiesto il divorzio al Tribunale distrettuale.

Le motivazioni del tribunale

Quattro anni dopo ottenne un verdetto favorevole, che però fu rapidamente annullato dopo un ricorso di Paramjit, che sosteneva di aver fatto del suo meglio per mantenere il loro “sacro rapporto”. Da allora l’uomo indiano ha cercato di portare il suo caso davanti alla Corte Suprema indiana per poter finalmente ottenere il divorzio. Di recente ha ottenuto il suo desiderio, ma l’esito non è stato esattamente quello sperato. Un tribunale composto dai giudici Aniruddha Bose e Bela M Trivedi ha stabilito che il matrimonio della coppia era “al di là della salvezza”, ma non era sufficiente per giustificare il divorzio.

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Nella sentenza si legge: “A nostro avviso, non si dovrebbe ignorare il fatto che l’istituzione del matrimonio occupa un posto importante e svolge un ruolo importante nella società. Nonostante la crescente tendenza a intentare cause di divorzio, nei tribunali, l’istituzione del matrimonio è ancora considerata una rete di vita affettiva pia, spirituale e inestimabile tra il marito e la moglie nella società indiana. Pertanto, non sarebbe auspicabile accettare la formula della ‘rottura irrimediabile del matrimonio’ come una formula a gamba tesa per la concessione del divorzio”. La sentenza della Corte Suprema ha preso in considerazione anche la posizione della moglie. A quanto pare la donna ha affermato di essere ancora disposta a prendersi cura del marito in età avanzata, nonostante la loro separazione sia durata decenni. Ha anche pregato la Corte di non concedere il divorzio perché non voleva morire con lo “stigma” di essere una divorziata.

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