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Quando si parla di allenare il cervello, la mente corre subito a sudoku, meditazione, integratori e libri di neuroscienze. Ma esistono anche soluzioni più semplici, meno note e decisamente più… creative.
Non servono abbonamenti a palestra o app motivazionali: bastano tre abitudini quotidiane, facili da adottare e perfettamente compatibili con la vita di chi ha già dimenticato dove ha messo le chiavi.
Può sembrare una bizzarria, ma camminare al contrario, anche solo per qualche minuto al giorno, mette in moto più di quanto si pensi. Questa pratica, nota come retro walking, obbliga il cervello a ragionare diversamente, attivando aree coinvolte nella memoria, nella concentrazione e nella percezione dello spazio.
Secondo gli studi, la camminata all’indietro stimola nuovi collegamenti tra i neuroni e aiuta a migliorare l’attenzione. Oltre a questo, è utile per l’equilibrio e rafforza la postura. In pratica, ci si allena fisicamente e mentalmente, anche se magari il vicinato pensa che si sia un po’ strani.
Chi l’avrebbe mai detto che una gomma da masticare potesse entrare nella lista dei rimedi per il benessere mentale? Eppure è così. Masticare una chewing gum, soprattutto se senza zucchero e con un sapore che dura, favorisce il flusso sanguigno verso le aree del cervello legate all’attenzione.
Non è un trucco per sembrare più giovani o per non sbadigliare durante una riunione noiosa, ma un piccolo gesto che può aiutare a mantenere la mente sveglia. Naturalmente, meglio evitare le gomme che si sciolgono dopo 30 secondi o che sembrano fatte di cartone.
Se siete tra quelli che cantano sotto la doccia o in macchina, sappiate che state facendo un favore al vostro cervello. Il canticchiare, infatti, stimola il nervo vago, una componente fondamentale del sistema nervoso che collega il cervello con diversi organi vitali.
Questo semplice gesto può migliorare l’umore, abbassare i livelli di stress e persino favorire la salute cardiovascolare. Il canto controllato coinvolge la respirazione e l’attenzione, due elementi chiave per una mente reattiva e stabile.
Non serve rivoluzionare la giornata o mettersi a studiare neuroscienze applicate per migliorare la salute mentale. Inserire nella routine piccole abitudini come camminare al contrario, masticare una gomma di qualità o cantare a bassa voce può avere effetti concreti sul benessere cerebrale.
Si tratta di attività semplici, che richiedono pochi minuti, ma che secondo gli esperti possono influire positivamente sulle funzioni cognitive. E il bello è che non comportano fatica, sudore o impegni settimanali da segnare in agenda.
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Il cervello, come tutti gli altri organi, ha bisogno di stimoli costanti ma non per forza stressanti. Queste tre pratiche, apparentemente curiose, rappresentano un approccio accessibile e leggero alla cura di sé.
Niente di strano, nessuna teoria bizzarra o promessa da guru della mente. Solo tre gesti quotidiani per dire al proprio cervello: “Ehi, oggi ti voglio un po’ più sveglio del solito”. E se poi il vicino ci guarda strano mentre camminiamo all’indietro masticando e canticchiando, possiamo sempre rispondere con un sorriso e dire: “È per la scienza”.
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