Chattare male

Il mio ragazzo ha chattato con una bellissima ragazza. Peccato che non sapesse chi fosse. Avevo dei sospetti sul mio ragazzo. Non lo so. Chiamatelo intuito femminile. Avevo la sensazione che mi tradisse. Lui ama molto le donne, come si suol dire, come se ci fosse un etero che non ama le donne. vabbè. Comunque non è un discorso di amore, ma di essere un porco traditore. Quando camminiamo per strada lui si gira sempre a guardare le altre e proprio si gira col collo e la testa. Io faccio finta di niente ma dentro rodo. Poi ogni volta che conosce una mia amica le fa la diagnosi ai raggi X per dire se ha bello il cul* o il seno o il viso. Insomma mi infastidisce tantissimo. Ma questo si può sopportare no? Avevo paura che mi tradisse però. Mi bruciava nelle vene la paura che potesse farsi qualcuna, andare oltre il semplice guardare. Siccome sono una donna di ingegno, mi sono cimentata un piccolo esperimento sociale. Vi mando gli screen di come è finita la mia storia con lui.

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La nostra fan ha voluto raccontare una storia che ha segnato la fine della sua relazione, e che nasce da un sospetto che si faceva sempre più forte col passare del tempo. Quel genere di sensazione che si insinua piano, ma che finisce per occupare ogni pensiero. Lo chiama “intuito femminile”, ma a giudicare dai segnali che racconta, forse non era solo un’impressione.

Il suo ragazzo, dice, ha sempre avuto un atteggiamento molto diretto, quasi sfacciato, nei confronti delle altre donne. Quando camminavano insieme, non perdeva occasione per girarsi a guardare chiunque gli passasse accanto. E non si trattava di uno sguardo fugace: girava proprio il collo, senza preoccuparsi troppo di chi aveva accanto. Una mancanza di rispetto che la nostra follower ha sempre fatto finta di ignorare, ma che dentro le lasciava un fastidio crescente.

E non era solo una questione di sguardi. Anche nei confronti delle amiche della nostra fan, il suo comportamento era spesso inappropriato, con commenti fuori luogo su fisico e aspetto, come se fosse normale analizzare le persone in quel modo. Una presenza costante e ingombrante di giudizio e desiderio mal gestito, che l’ha portata a sentirsi sempre più messa da parte, mai realmente “scelta”.

Ma il timore più grande era un altro: che lui non si limitasse a guardare. Che potesse tradirla davvero. E allora, stanca di vivere nel dubbio, ha deciso di mettere in atto un piccolo “esperimento sociale”. Si è finta un’altra, ha creato una nuova identità e ha avviato una conversazione con lui. Una donna bellissima, virtuale, ma verosimile. Il resto – come racconta lei stessa – è tutto negli screen che ha deciso di condividere.

E così, senza che lui lo sapesse, ha scoperto la verità. Ha visto nero su bianco chi era davvero l’uomo con cui stava. Una scelta dolorosa, ma che le ha permesso di uscire da una storia in cui il rispetto e la fiducia erano ormai svaniti.

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