Che cos’è FOBO, la paura di essere sostituti sul lavoro dall’IA

In aumento la preoccupazione dei lavoratori per l’uso sempre maggiore nelle aziende dell’IA generativa

 

L’uso sempre più massiccio dell’intelligenza artificiale in molti settori della vita quotidiana ha portato con sé nuovi interrogativi sulle conseguenze, come la proliferazione dei deepfake o la possibilità che l’IA possa sfuggire al controllo umano e arrivare a gestirsi autonomamente.

La paura di diventare obsoleti

Un ulteriore aspetto è l’insorgere nelle persone di una nuova fobia legata all’IA: FOBO (Fear Of a Better Option), cioè la paura di diventare obsoleti e di essere sostituiti sul lavoro dalle tecnologie digitali.

Una ricerca condotta negli Stati Uniti dalla società Gallup ha dimostrato che il 22% dei lavoratori americani è preoccupato di non riuscire a stare al passo con le nuove tecnologie e più di 2 lavoratori su 10 hanno paura di essere soppiantati dalla IA e soffrirebbero di FOBO. La situazione non migliora tra le persone con un’istruzione superiore.

Gallup monitora la percezione dei lavoratori dal 2017, ma la paura è cresciuta nel periodo tra il 2021 e il 2023, in concomitanza con la diffusione dell’intelligenza artificiale generativa con il lancio di ChatGPT nel novembre 2022.

Mentre il numero di lavoratori senza laurea che hanno espresso preoccupazione è rimasto quasi invariato al 24%, si è registrato un aumento del numero di lavoratori con istruzione universitaria preoccupati, passati dall’8% al 20%. La preoccupazione è aumentata anche tra le generazioni più giovani, con una variazione di 11 punti percentuali tra quelli di età compresa tra i 18 e i 34 anni. Le persone che hanno uno stipendio più basso hanno anche maggiori probabilità di soffrire di FOBO.

Le previsioni per i prossimi anni

L’uso dell’intelligenza artificiale sul lavoro non è una novità, ma l’arrivo di strumenti ampiamente utilizzati come ChatGPT o DALL-E ha suscitato timori tra i lavoratori. A questo bisogna aggiungere le previsioni di alcuni esperti i quali sostengono che il 44% delle competenze lavorative subiranno delle modifiche nei prossimi cinque anni.

Si tratta di paure fondate nei lavoratori? Secondo il Jobs of Tomorrow del World Economic Forum, l’intelligenza artificiale automatizzerà con maggiore probabilità le attività di routine e ripetitive, mentre il pensiero critico e la risoluzione di problemi complessi potrebbero essere potenziati dalla tecnologia. Secondo il rapporto, ad esempio, solo il 16,1% del lavoro di un responsabile delle risorse umane presenta un potenziale di automazione e il 22,2% di miglioramento.

Ci sono ruoli che l’IA non sarà mai in grado di sostituire e, infatti, le carriere nel settore dell’agricoltura, dell’istruzione, della catena di fornitura e della logistica probabilmente vedranno una crescita nei prossimi anni.

I suggerimenti degli esperti

Secondo il Future of Jobs Report 2023 del Forum, le aziende stanno introducendo l’automazione nelle loro operazioni più lentamente del previsto. Poco più di un terzo (34%) di tutte le attività aziendali oggi vengono eseguite da macchine, mentre il restante 66% viene eseguito da esseri umani. Si tratta di un aumento solo dell’1% rispetto al sondaggio sul futuro dell’occupazione del 2020.

L’IA generativa può superare gli esseri umani in termini di creatività, ma sono i lavoratori ad aggiungere valore personale a un prodotto. Lo sviluppo delle competenze trasversali andrà sempre a favore dei dipendenti.

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Gli esperti consigliano di guardare alla tecnologia con occhio critico e di imparare a sfruttarla al meglio in modo intelligente. Per combattere la FOBO, i lavoratori devono investire nella formazione e sviluppare le competenze necessarie per padroneggiare l’IA.

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