Che bolle!

“Quando il marito è peggio del figlio di 4 anni… Ciao Commenti Memorabili, vi invio una discussione avuta con mio marito riguardo a come crescere nostro figlio. Il mio problema è Alberto, ovvero mio marito, che a 33 anni è praticamente un bambinone che gioca ai videogames e colleziona soldatini (e ci gioca) da 25 anni. A me piace questa sua anima fanciullina, l’ho sposato anche per questo, ma quando anziché fare il padre fa il compagno di giochi (e basta) del nostro Davide ecco che non va bene per niente. Una settimana fa ho nascosto un gioco per fare le bolle (acqua e sapone per intenderci), per evitare che Davide ci giochi per tutta casa macchiando ogni cosa. E che pensa di fare quel fenomeno di Alberto? Esatto, ne compra immediatamente un altro. E fa pure finta di niente. E sfotte addirittura. Ho provato a prenderlo con le buone ma quando ha portato il discorso sull’educazione dei figli mi ha fatto veramente incazzare. Io sono buona e cara, ma divento vendicativa, molto vendicativa…”

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Luisa ha condiviso con i Commenti Memorabili una situazione familiare che la vede confrontarsi con le abitudini del marito Alberto, evidenziando le difficoltà nella gestione dell’educazione del figlio Davide. Luisa descrive Alberto come una persona che, nonostante l’età di 33 anni, conserva uno spirito molto infantile, manifestato attraverso il gioco con i videogiochi e la collezione di soldatini, attività che pratica da ben 25 anni.

Sebbene Luisa apprezzi questa caratteristica del marito e l’abbia persino considerata tra le ragioni per cui si è innamorata di lui, è emersa una problematica quando il comportamento giocherellone di Alberto ha iniziato a influenzare negativamente il ruolo paterno nei confronti di Davide. Un episodio emblematico riguarda la decisione di Luisa di nascondere un gioco per fare le bolle d’acqua e sapone, al fine di evitare che il figlio sporchasse la casa. Contrariamente alle aspettative, Alberto ha reagito acquistando un altro gioco simile, ignorando le preoccupazioni di Luisa e addirittura schernendola.

Il tentativo di Luisa di affrontare la questione in maniera costruttiva si è scontrato con l’atteggiamento di Alberto, che, portando il discorso sull’educazione dei figli, ha suscitato la sua frustrazione. Luisa si descrive come una persona generalmente pacata e comprensiva, ma ha ammesso che le reazioni di Alberto stanno mettendo a dura prova la sua pazienza, spingendola verso atteggiamenti vendicativi.

La narrazione di Luisa mette in luce le sfide e i conflitti che possono emergere nella dinamica familiare quando le visioni sull’educazione dei figli divergono significativamente tra i genitori. In questo contesto, Luisa si trova a dover bilanciare l’affetto per le peculiarità del marito con la necessità di stabilire un ambiente familiare equilibrato e funzionale allo sviluppo del figlio, cercando soluzioni che possano armonizzare le diverse esigenze e aspettative.

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