Perché il cibo sembra più buono se mangiato in compagnia?

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Perché il cibo sembra più buono se mangiato in compagnia?

| 03/11/2023
Fonte: Pexels

Mangiare con un’altra persona amplifica il gradimento per il cibo e le sensazioni condivise. Uno studio ne spiega i motivi

  • Mangiare in compagnia esalta il gusto per il cibo
  • Un team di ricercatori della Yale University ha studiato il comportamento di 23 studenti che hanno mangiato del cioccolato da soli o in compagnia
  • I volontari hanno riferito che il cioccolato era più buono quando lo mangiavano con un’altra persona
  • Lo studio ha rivelato che un’esperienza condivisa incide sul gradimento del cibo e porta ad un’amplificazione delle sensazioni
  • Quando si condivide un’esperienza come il mangiare insieme, si focalizza l’attenzione sul cibo e sui propri sentimenti verso l’altra persona

 

Stai cenando con un amico e all’improvviso avverti il desiderio di provare quello che ha nel suo piatto, poiché ti sembra davvero buono? Oppure sei con qualcuno che a sua volta ti ruba una patatina o assaggia il tuo dolce ritenendolo molto invitante? Inconsciamente è come se il cibo nel piatto del commensale sia estremamente buono e si avverte il desiderio di assaggiare e condividere l’esperienza.

Lo studio

Il cibo mangiato in compagnia è stato oggetto di uno studio che spiega i meccanismi che si innescano a tavola con un’altra persona. Un team di ricercatori della Yale University nel 2014 ha pubblicato su “Research Article” i risultati di un esperimento con 23 studenti universitari.

Ai partecipanti è stato affidato un compito piuttosto piacevole: mangiare del cioccolato da soli e in compagnia. L’obiettivo era di determinare se il loro piacere soggettivo del cioccolato fosse influenzato dalla presenza o meno di qualcun altro che faceva la stessa cosa.

Mangiare insieme il cioccolato

Quando i partecipanti hanno mangiato con un’altra persona hanno riferito di apprezzare molto di più il cioccolato, valutandolo più piacevole e gustoso rispetto a quando lo hanno mangiato da soli o mentre il proprio compagno era presente ma impegnato in altre attività.

In un secondo esperimento è stato invece fornito del cioccolato molto amaro. Anche in questo caso, i volontari hanno riferito un sapore peggiore quando lo hanno mangiato in compagnia. Questo, secondo i ricercatori, indicava che un’esperienza condivisa incide sul gradimento del cibo e porta ad un’amplificazione delle sensazioni. Mangiare insieme e sapere che qualcun altro sta vivendo la nostra stessa esperienza tende a focalizzare la nostra attenzione sul cibo e sui nostri sentimenti verso il commensale. Lo stesso accade quando si ascolta insieme una canzone o si guarda un film e si immagina come l’altra persona possa interpretare quel momento.

La mentalizzazione

Il comportamento è noto come “mentalizzazione”, un’attività mentale immaginativa con cui si percepiscono e si interpretano i comportamenti propri e altrui.

«Mangiare il cioccolato insieme ha reso le esperienze delle persone più intense. Questa scoperta supporta l’idea che le esperienze condivise abbiano una rilevanza e un impatto psicologico maggiori rispetto alle non condivise» scrivono i ricercatori nell’articolo.

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Condividere qualcosa (in questo caso il cibo) può amplificare l’esperienza interpersonale. Non altrettanto accade se abbiamo di fronte uno sconosciuto: le pietanze non sembreranno altrettanto piacevoli.

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