Perché le cicale cantano soltanto quando fa caldo?

Solo i maschi friniscono

 

L’estate è spesso associata a suoni caratteristici come il rumore delle onde o il fruscio del vento tra gli alberi, ma nessuno è così distintivo come il canto delle cicale. Questo suono, chiamato “frinire”, è prodotto esclusivamente dai maschi attraverso organi specializzati noti come timballi e timpani. Questi funzionano come delle piccole membrane che vibrano rapidamente, amplificate da strutture che agiscono come casse di risonanza.

Ma perché le cicale cantano? Il motivo principale è la riproduzione: i maschi emettono suoni per attrarre le femmine e iniziare il corteggiamento. Una volta individuato un compagno, le femmine rispondono con segnali acustici che solo i maschi riescono a percepire. Tuttavia il canto ha anche una funzione difensiva, poiché il frinire intenso può risultare fastidioso per uccelli e piccoli mammiferi, spingendoli ad allontanarsi.

Sotto i 22°C questi organi perdono elasticità

Un aspetto interessante è che le cicale cantano solo in estate e nelle ore più calde della giornata. Questo perché la vibrazione dei timballi dipende dalla temperatura: sotto i 22°C, questi organi perdono elasticità e non riescono a produrre suoni. Non tutte le cicale friniscono allo stesso modo. In Italia la specie più comune è la Cicala Orni, mentre la Brevisana brevis, originaria dell’Africa, è la più rumorosa al mondo e può superare i 106 decibel, un volume paragonabile a quello di una motosega!

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Il ciclo vitale delle cicale è altrettanto affascinante. Dopo la deposizione delle uova, le larve rimangono nel terreno per anni nutrendosi della linfa delle radici. Una volta pronte, emergono in superficie, si arrampicano sugli alberi e compiono l’ultima muta per diventare adulte. Alcune specie, chiamate “cicale annuali”, completano questo processo in pochi anni, mentre altre, come la Magicicada, possono restare sotto terra per ben 17 anni prima di tornare in superficie e frinire sotto il sole estivo.

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