Cinque cattive abitudini che causano la perdita di memoria

I fattori che intaccano il processo di memorizzazione

 

Lo stile di vita che adottiamo ha un impatto determinante sul benessere di corpo e mente. La scienza, in particolare, ha evidenziato cinque cattive abitudini che possono contribuire a indebolire la nostra memoria: ecco di quali si tratta. La prima riguarda il giusto riposo: dormire bene e a sufficienza è fondamentale per il processo di memorizzazione. Proprio durante il sonno, infatti, i nostri ricordi vengono processati e consolidati. Quanto tempo bisognerebbe trascorrere tra le braccia di Morfeo? Il lasso temporale ideale è compreso tra le 7 e le 8 ore.

Attenzione, però, anche alla qualità del riposo: per non compromettere la nostra memoria, è importante attraversare tutte le fasi del sonno. La seconda cattiva abitudine che dovremmo eliminare riguarda lo stress. Certo, è più facile a dirsi che a farsi, ma bisognerebbe evitare di lasciarsi sopraffare dall’ansia e dalle preoccupazioni. Queste sensazioni spiacevoli, infatti, inducono il nostro corpo a sentirsi minacciato e a sprigionare una serie di ormoni come adrenalina e cortisolo. Va da sé, dunque, che se l’organismo è concentrato sul pericolo, le risorse dedicate alla memorizzazione sono ben poche.

I vizi da evitare

Attenzione al sovraccarico: nell’epoca del multitasking, infatti, sottoporre la memoria alla sovreccitazione è decisamente controproducente. Il miglior consiglio è quello di dedicarsi a un compito alla volta, anziché cercare di portare a termine più incarichi contemporaneamente. Questa cattiva abitudine riduce la possibilità di portare a termine con successo un’operazione e incide negativamente sulla formazione dei ricordi.

Una routine troppo piena di impegni e cose da fare non fa affatto bene alla memoria. Per questo, è indispensabile prendersi del tempo da dedicare a se stessi. Anziché concentrarci ossessivamente su qualcosa, dovremmo dedicarci allo svago e al riposo. Il processo di rilassamento, infatti, ci aiuta a prendere decisioni ben ponderate e a immagazzinare nella mente le informazioni significative.

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Infine, per mantenere efficiente e allenata la propria memoria, è indispensabile rinunciare ad alcuni vizi che rischiano di comprometterla. Di quali si tratta? Secondo la scienza, l’abuso di alcol, droghe e fumo riduce la capacità di memorizzazione. Occhio anche alla sedentarietà: uno studio del 2018 ha messo in luce che fare poca attività fisica determina un assottigliamento del lobo temporale mediale, ovvero la regione deputata alla formazione di nuovi ricordi.

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