I coccodrilli capiscono l’angoscia nel pianto dei bambini

Coccodrilli e pianti: quando il rettile capisce i bambini meglio dei genitori

 

Chi l’avrebbe mai detto che un coccodrillo, tra un bagno di sole e un tuffo fangoso, potesse diventare il più attento ascoltatore del pianto umano? Eppure è così. Uno studio scientifico ha dimostrato che questi rettili preistorici non solo sentono quando un bambino piange, ma riescono anche a percepirne il livello di disagio. Il tutto senza laurea in psicologia infantile.

La ricerca, condotta tra le acque tranquille del CrocoParc di Agadir, in Marocco, ha coinvolto ben 300 coccodrilli del Nilo. I ricercatori hanno posizionato altoparlanti strategicamente in modo da far ascoltare a questi rettili i suoni di bambini in lacrime, insieme a grida di scimpanzé e bonobo. Risultato? I coccodrilli si sono voltati con interesse, come se il pianto fosse una sirena da happy hour.

Coccodrilli e pianto dei bambini: una risposta istintiva

Non tutti i pianti però hanno suscitato la stessa reazione. I coccodrilli sembravano distinguere tra un pianto lamentoso e uno veramente disperato. E se pensate che stessero semplicemente cercando la cena, gli scienziati mettono in dubbio anche questa ipotesi. In alcuni casi, infatti, il comportamento dei rettili è stato più complesso. Un esemplare femmina ha persino impedito agli altri di avvicinarsi all’altoparlante, come se stesse proteggendo la fonte del pianto.

Gli studiosi sottolineano che questi animali utilizzano criteri acustici differenti da quelli umani per valutare il disagio. In altre parole, i coccodrilli sono più bravi di noi a capire quando un bambino sta davvero male. Non è una gara, ma se lo fosse, il rettile vincerebbe a mani basse.

Lo studio che svela la sensibilità nascosta del predatore più temuto

Certo, i coccodrilli non sono noti per la loro empatia. Eppure, la loro reazione ai pianti potrebbe non essere solo legata alla predazione. Alcuni studiosi suggeriscono che possa esserci anche una forma di curiosità uditiva o, in casi rari, un comportamento protettivo. Il che, detto di un animale famoso per non fare prigionieri, lascia un certo margine di stupore.

Il dato certo è che questi rettili percepiscono molto bene le vocalizzazioni umane e reagiscono con rapidità. I ricercatori sostengono che le capacità acustiche dei coccodrilli siano tanto sviluppate da renderli potenziali “rilevatori biologici” del disagio infantile. Una definizione che farebbe impallidire molte app per baby monitor.

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I coccodrilli ascoltano meglio di quanto pensassimo

Lo studio porta con sé anche una riflessione più ampia sul comportamento animale e sulla complessità di creature che spesso giudichiamo solo come macchine da caccia. Forse i coccodrilli non sono poi così indifferenti come li immaginiamo. Forse dietro quelle mandibole temibili si nasconde un udito sorprendentemente raffinato. In ogni caso, la prossima volta che sentirete un bambino piangere al parco, ricordate che da qualche parte un coccodrillo potrebbe già aver reagito prima di voi. E questo sì che dovrebbe farci riflettere.

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