Colpa del prof

vi scrivo perché vorrei confrontarmi con un pubblico un po’ più ampio su questo argomento: educazione di adolescenti, professori e genitori. Mio figlio Francesco è sempre stato un bambino studioso ed educato, ma devo dire che sono stata fortunata perché ha da sempre un buon carattere (faccio fatica di più con la sorella, molto più peperina). Però diciamo che con l’adolescenza qualcosa è cambiato. Ha più la testa per aria, e secondo me c’entra una ragazzina che gli ha letteralmente spezzato il cuore. Però sono esperienze che si fanno, e non voglio allarmarmi per qualche brutto voto. Semmai voglio spronarlo con le buone, e nel caso servisse perché no, anche dargli qualche limitazione in più, per fargli capire dove sbaglia e come rimettersi in carreggiata. Comunque io non gli do mai ragione davanti ai professori, che secondo me vanno aiutati a fare il loro lavoro. Francesco a scuola ha fatto amicizia con questo ragazzino di nome Giorgio… Per un motivo o per l’altro sua madre mi scriveva, così abbiamo preso un po’ di confidenza e ci siamo viste qualche volta per un caffè. Ma ora non credo che sia un’amicizia che voglio mantenere. La sua visione educativa è veramente distante dalla mia, e spero che suo figlio non influisca in qualche modo in maniera negativa sul mio. Per carità, finora Giorgio si è mostrato tranquillo ed educato con noi, ma Francesco mi ha detto di averlo visto con una compagnia non proprio felice.

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La nostra fan ha voluto aprire un confronto su un tema che tocca moltissime famiglie: l’educazione degli adolescenti e il rapporto tra genitori, figli e scuola. Si presenta come madre di due figli, sottolineando come il più grande, Francesco, sia sempre stato un ragazzo educato, studioso e dal buon carattere. Ma, come accade spesso con l’ingresso nell’adolescenza, qualcosa è cambiato.

Secondo il racconto della nostra amica, Francesco sembra avere la testa altrove. Lei attribuisce questo cambiamento a una delusione amorosa recente, che potrebbe averlo scosso profondamente. Nonostante i primi voti negativi, la nostra fan ha deciso di non allarmarsi, consapevole che certe esperienze fanno parte della crescita. Il suo approccio è quello di una madre che vuole essere presente e attenta: spronare con dolcezza, ma senza escludere l’idea di stabilire alcune limitazioni, laddove serva, per aiutare il figlio a ritrovare equilibrio.

Un punto fondamentale per lei è il rispetto verso i professori. Racconta infatti che, anche di fronte alle lamentele di Francesco, non prende mai le sue difese in automatico, preferendo sostenere l’autorità scolastica, nella convinzione che vada rispettata e aiutata nel suo ruolo.

Un altro nodo emerso nel racconto riguarda l’amicizia scolastica tra Francesco e un ragazzo di nome Giorgio. I due si frequentano e, proprio per questo motivo, anche la nostra fan ha avuto modo di conoscere la madre di Giorgio. Inizialmente si sono sentite e viste con piacere, ma col tempo sono emerse divergenze importanti sul piano educativo. La nostra amica ha percepito una distanza netta tra il suo modo di educare e quello dell’altra madre, al punto da non voler proseguire quel rapporto.

Sebbene Giorgio si sia sempre mostrato educato, Francesco le ha raccontato di averlo visto in compagnia di persone poco raccomandabili. Questo ha acceso in lei una preoccupazione legittima: teme che quel legame possa influenzare negativamente il proprio figlio. Il suo racconto è quello di una madre attenta, che cerca un equilibrio tra fermezza e comprensione, tra fiducia e vigilanza. Una riflessione sincera su quanto sia delicato il mestiere del genitore, specie quando ci si trova a guidare un figlio nel difficile passaggio tra infanzia e maturità.

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