Fonte: Unsplash
A vederli lì, appollaiati sui cavi dell’alta tensione come se fossero su un ramo qualunque, gli uccelli sembrano sfidare le leggi della fisica. In realtà le rispettano alla perfezione: non si fulminano perché toccano un solo punto del circuito elettrico. La corrente cerca sempre una via verso il terreno e, finché l’animale resta isolato e non stabilisce un contatto con un secondo punto a diversa carica, non c’è alcun passaggio significativo attraverso il suo corpo. Un piccione, insomma, non offre alla corrente un percorso migliore del cavo stesso.
Il discorso cambia però quando un uccello più grande, come una cicogna o un’aquila, apre le ali quel tanto che basta da collegare due fili o un filo e un sostegno. In quel caso il circuito si chiude e il risultato è purtroppo letale. Per molte specie di grandi dimensioni questa dinamica è una delle principali cause di morte, tanto che i tralicci nelle aree di migrazione vengono considerati veri pericoli strutturali.
C’è anche da dire che per gli uccelli i cavi rappresentano un punto d’osservazione fantastico. Sono alti, offrono visuale libera e in certi paesaggi sono l’unica struttura sopraelevata nel raggio di chilometri. In praterie, campi agricoli e zone rurali, dove gli alberi scarseggiano, quei fili tesi diventano posatoi perfetti per riposare, controllare i dintorni o interagire con altri individui.
Alcune specie li usano come il loro personale balcone panoramico. Le rondini vi si radunano prima di raggiungere il dormitorio notturno, i passeriformi li sfruttano per cantare e segnalare la loro presenza, mentre rapaci come poiane e cornacchie li usano per sorvegliare eventuali prede. Da un punto di vista comportamentale, quindi, il cavo è irresistibile.
Purtroppo ciò che sembra un semplice posatoio può trasformarsi in un pericolo. Gli uccelli più grandi rischiano di toccare due punti del circuito semplicemente atterrando o decollando. Questo spiega perché l’elettrocuzione sia una minaccia così grave per rapaci, avvoltoi e cicogne, con numeri che impressionano: centinaia di migliaia di uccelli morti ogni anno solo in Europa, fino a milioni stimati negli Stati Uniti.
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E non c’è solo la folgorazione. Le collisioni con i cavi in volo causano decine di milioni di morti all’anno, rendendo l’infrastruttura elettrica una delle principali sfide per la conservazione dell’avifauna. Per questo motivo in diversi paesi si stanno adottando misure come l’isolamento dei cavi o la posa sotterranea delle linee nelle zone più sensibili.
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