Arriva il compost umano per trasformare i defunti in concime

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Arriva il compost umano per trasformare i defunti in concime

| 12/11/2022
Fonte: Pixabay

Polvere eri e polvere ritornerai

  • In California è possibile trasformare le salme in terriccio dal potere fertilizzante
  • Questa pratica è consentita anche in Oregon, Vermont, Colorado, Washington e Svezia
  • Si tratta di un’opzione decisamente più sostenibile rispetto alla cremazione e alla sepoltura
  • Il cadavere viene ricoperto da materiali organici e lasciato per 30 giorni in una cassa sigillata
  • Dopo aver polverizzato le ossa, il compost umano è pronto all’uso

 

Non solo cremazione e inumazione: da oggi, in California sarà possibile “riciclare” persino i defunti. Recentemente, infatti, lo Stato ha approvato il processo di riduzione naturale organica. Di cosa si tratta, in poche parole? I corpi delle persone morte vengono trasformati in compost, ovvero terriccio da impiegare per concimare le piante. Del resto, la California non è certo il primo Paese degli Stati Uniti ad aver legalizzato questa pratica. In questo elenco, infatti, rientrano anche Oregon, Washington, Vermont e Colorado.

In Europa, invece, attualmente la procedura è consentita esclusivamente in Svezia. Perché mai scegliere questa modalità, anziché optare per la sepoltura o la cremazione? Si tratta di una pratica decisamente più sostenibile, in grado di limitare l’emissione di gas serra nell’atmosfera. Questi ultimi, infatti, sono i principali responsabili dell’inquinamento e del surriscaldamento globale.

Da salma a terriccio: ecco come funziona

Basti pensare che la tradizionale cremazione produce circa 260.000 tonnellate di anidride carbonica ogni anno solo negli Stati Uniti, dove più della metà delle persone opta per questa modalità di trattamento della salma. Il lato poco green delle sepolture tradizionali, invece, non riguarda solo l’enorme quantità di suolo occupata per inumare i defunti, ma anche l’uso di materiali non biodegradabili, come il cemento.

Vi state chiedendo come sia possibile trasformare una salma in terriccio dal potere fertilizzante? Il cadavere viene inserito all’interno di un contenitore di acciaio lungo circa 2 metri e mezzo. Successivamente, viene ricoperto da fiori, trucioli, paglia e altri materiali organici. Infine, la struttura viene sigillata e riscaldata, lasciando il compito ai batteri di velocizzare il naturale processo di decomposizione della salma. Bastano 30 giorni perché dal defunto si ottenga il concime.

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Dopodiché, il composto ottenuto viene lasciato essiccare per un periodo di tempo compreso tra le due e le sei settimane. Infine, gli addetti delle imprese delle pompe funebri procedono a polverizzare le ossa ed eventuali protesi, che rimangono integre. Una volta portato a termine questo ultimo procedimento, il gioco è fatto: il compost viene consegnato ai famigliari del defunto, che possono utilizzarlo a proprio piacimento.

 

 

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