Comprare casa riciclando bottiglie e lattine? A quanto pare si può

Comprare casa riciclando lattine: il mutuo sostenibile di Damian Gordon

 

Risparmiare per comprare casa è un’impresa epica, soprattutto in tempi di mutui proibitivi e affitti da capogiro. Ma in Australia c’è chi ha scelto una strada alternativa, fatta non di finanza creativa, ma di raccolta differenziata. Damian Gordon, 36 anni, ha comprato una casa grazie al riciclo di lattine e bottiglie vuote. No, non è una leggenda urbana: è successo davvero nel New South Wales.

Gordon lavora nel settore sanitario e, come molti, ha bisogno di relax. Così spesso si concede lunghe passeggiate sulla spiaggia. È proprio lì che ha iniziato, nel 2014, la sua avventura: non sopportava più la vista dei rifiuti abbandonati e ha iniziato a raccoglierli. Un gesto semplice, nato più per amore del paesaggio che per uno scopo economico. Ma quando ha partecipato come volontario alla pulizia di un festival musicale, tutto è cambiato.

Riciclo e risparmio: come guadagnare con le lattine

A fine evento, Gordon e la sua squadra avevano recuperato circa 40.000 contenitori. Li ha portati al programma statale “Return and Earn”, che offre 10 centesimi per ogni pezzo riciclato. Risultato? Quattromila dollari in un solo giorno. A quel punto ha avuto l’illuminazione: se avesse continuato su quella strada, forse avrebbe potuto realizzare un sogno personale.

Così ha messo da parte ogni centesimo ricavato da bottiglie e lattine. In poco tempo la voce si è sparsa: amici, conoscenti e perfetti sconosciuti hanno iniziato a chiamarlo per segnalargli eventi, feste, matrimoni con potenziale… riciclabile. Alcuni gli lasciavano sacchi di spazzatura già selezionati. Lui, armato di pazienza, faceva tappa fissa al centro di raccolta ogni mese, incassando in media 400 dollari.

Dalla spiaggia al mutuo: la casa pagata coi rifiuti

Dopo tre anni aveva messo da parte 20.000 dollari. Un numero niente male, considerando che non si trattava di uno stipendio extra, ma di scarti raccolti nel tempo libero. Nel frattempo aveva aperto un conto dedicato solo a quel progetto, per tenere ben separato il denaro guadagnato dalla “monnezza” e quello proveniente dal lavoro ufficiale.

Nel gennaio 2025, il gruzzolo era salito a 45.000 dollari. A quel punto Gordon ha unito i risparmi accumulati con altre entrate personali e ha finalmente versato la caparra per una casa tutta sua. Due camere da letto, nessun lusso e una certezza: ogni mattone è frutto della sua determinazione (e di parecchia alluminio).

Ma non è finita qui. L’arredamento? Anche quello è in gran parte riciclato: frigorifero, letto e microonde sono tutti oggetti recuperati da donatori o trovati per strada. E le lattine continuano a far parte della sua routine. Solo che ora i proventi vanno a coprire la rata mensile del mutuo, e non più il sogno della casa.

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Risparmiare riciclando: una lezione di sostenibilità e costanza

La storia di Damian Gordon dimostra che risparmiare in modo alternativo è possibile. Certo, serve tempo, costanza e una buona dose di pazienza. Ma è anche una lezione di sostenibilità: ciò che molti considerano spazzatura, può diventare un capitale. E non serve cambiare lavoro o investire in criptovalute: basta una bottiglia alla volta. Chi lo avrebbe detto che l’alluminio potesse valere più dell’oro?

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