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Nel mondo frenetico delle app di incontri, trovare la persona giusta può diventare un vero lavoro a tempo pieno. Scroll, match, messaggi: il processo è spesso faticoso, dispersivo e raramente efficace. Eppure, c’è chi ha deciso di rivoluzionare questo meccanismo con un approccio decisamente originale. È il caso raccontato da Elizabeth Rowlands, utente canadese di Tinder che si è ritrovata coinvolta in un’esperienza tanto assurda quanto affascinante: un questionario online inviato subito dopo il match.
Appena avvenuto il match, senza nemmeno un messaggio introduttivo, il ragazzo le ha inviato direttamente un link a un Google Forms. Incuriosita, Elizabeth ha cliccato e si è trovata davanti a un questionario dettagliato, che iniziava con domande tutto sommato comuni: se avesse un lavoro, la sua altezza, e se possedesse un cane. Una delle opzioni più curiose? “No, ma ho accesso ai cani dei miei amici”.
Poi il tono è cambiato. Le successive domande si sono spinte nel campo delle preferenze culturali, chiedendole ad esempio quale fosse il miglior film della saga de Il Signore degli Anelli — tra La Compagnia dell’Anello, Le Due Torri o Il Ritorno del Re.
Il ragazzo sembrava voler capire non solo i gusti, ma anche l’umorismo e la compatibilità intellettuale, proponendo quesiti come: “Qual è la tua canzone preferita di Justin Bieber e perché non è Sorry?” o ancora: “Con quale personaggio cinematografico o televisivo ti identifichi di più?”.
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Il test non si limitava alle domande, ma includeva valutazioni a sorpresa. Se, ad esempio, la tua serie preferita era Friends, ti beccavi un bel -100.000 punti, e con ogni probabilità, il ragazzo interrompeva subito il contatto.
Non mancavano nemmeno quesiti più bizzarri, come quelli sulla consapevolezza tecnologica, con frasi del tipo: “Sei una blockchain?”, suscitando nei commentatori il sospetto che l’autore del modulo non avesse ben chiaro nemmeno lui cosa fosse una blockchain, ma volesse comunque testare la cultura tech della candidata.
Come se non bastasse, al termine del sondaggio Elizabeth è stata invitata a valutare l’intero modulo. Le opzioni erano molteplici e ironiche, tra cui:
Un mix di ironia, selezione personale e (forse) disperazione digitale, che ha sollevato un dibattito online: siamo davanti a un metodo innovativo per scremare i match o a una nuova forma di alienazione da app di dating?
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