Il contatto visivo è la nuova seduzione: come la Gen Z conquista con uno sguardo

Per i giovani, l’intimità non si tocca: si guarda dritta negli occhi

 

Altro che mani intrecciate o abbracci infiniti: per la Generazione Z, il vero brivido arriva dallo sguardo. Una ricerca condotta su 1.000 adulti – tra single e persone impegnate – mostra che i giovani di oggi considerano il contatto visivo il gesto più profondo e rivelatore di una connessione autentica. Guardarsi negli occhi, per loro, è come aprire una finestra sull’anima (senza bisogno di parole o lunghe chat notturne).

Gli studiosi spiegano che lo sguardo può significare fiducia, curiosità o flirt, ma soprattutto crea un senso di vicinanza immediata. Un incrocio di occhi può dire più di un’ora di conversazione e, a quanto pare, anche molto di più di un abbraccio.

Lo sguardo batte il tocco: ecco le percentuali

I numeri parlano chiaro: il 62% delle donne della Gen Z sceglie la seduzione visiva rispetto al contatto fisico, mentre il 55% degli uomini la pensa allo stesso modo. In pratica, fissarsi negli occhi è la nuova dichiarazione d’intenti.

Un gesto che non solo avvicina, ma stabilisce un tipo di complicità più mentale che corporea. Per molti, è un modo per connettersi senza filtri, in un’epoca in cui i social hanno reso tutto “mediato”. Lo sguardo, invece, non mente: o c’è intesa, o si cambia interlocutore.

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Occhiali: l’accessorio del fascino 4.0

E quando lo sguardo è filtrato da un paio di lenti? Nessun problema: gli occhiali non tolgono fascino, anzi lo moltiplicano. Il 58% degli intervistati li considera un segno di attrattiva, con una netta differenza di genere: il 69% degli uomini trova irresistibile chi li indossa, mentre tra le donne la percentuale scende al 46%. Insomma, nella nuova grammatica dell’intimità visiva, basta uno sguardo – meglio se dietro una montatura elegante – per accendere la scintilla. Guardare, oggi, è già un modo di piacersi.

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