Ciao a tutti, sono Francesco, ho 18 anni e quella che leggerete oggi è la conversazione più imbarazzante e ridicola che leggerete oggi. Una conversazione avuta con mia madre. Ho ancora i brividi, soprattutto perché non era una cosa che volevo mia madre sapesse o parlarne con lei. Ancora ancora avrei capito se ne avessi discusso con mio padre, ma con mia madre… Oltretutto ora devo inventarmi non so cosa per convincere la mia amica ad aiutarmi o sono rovinato. Comunque dovete sapere un paio di cose prima di iniziare a leggere la chat. Innanzitutto io vado all’università, primo anno, ma ho avuto la fortuna di aver convinto i miei che era meglio prendermi un monolocale a un passo dall’università. Io sono grato per avermi dato questa possibilità e conosco i sacrifici che fanno, studio sodo e ho degli obiettivi nella vita, ma è bellissimo poter stare solo finalmente, soprattutto quando ho avuto sempre una famiglia molto opprimente e appiccicosa, in una zona periferica sperduta della mia città. Casa nostra stava quasi zona autostrada, quindi riuscire a muovermi, senza nemmeno avere la macchina, o vedere amici o fare qualsiasi cosa. Se fossimo stati in paese già sarebbe stato meglio, e invece no. Poi dovete sapere che mia madre in realtà è giovane, ha solo 40 anni, ma si comporta e ragiona come una di 60 anni e più. E questa è la mia rovina.
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Il nostro fan si chiama Francesco, ha 18 anni e ha voluto condividere una conversazione che definisce la più imbarazzante e ridicola mai avuta, non solo per il contenuto ma soprattutto per l’interlocutore: sua madre. Un episodio che, a suo dire, gli ha lasciato i brividi e che non avrebbe mai voluto affrontare, tanto meno con lei.
Francesco è al primo anno di università e ha avuto la fortuna di poter lasciare la casa di famiglia per trasferirsi in un monolocale vicino all’università. Un’opportunità importante che i suoi genitori gli hanno concesso con grande sacrificio, e di cui lui è sinceramente grato. Nonostante l’impegno nello studio e la serietà con cui affronta la nuova fase della sua vita, il nostro amico sottolinea quanto per lui sia fondamentale aver conquistato finalmente un po’ di indipendenza.
Cresciuto in una famiglia molto presente e affettuosa ma, a suo dire, anche soffocante e invadente, Francesco ha vissuto per anni in una zona periferica quasi isolata, nei pressi dell’autostrada, con difficoltà nel raggiungere amici o spostarsi senza l’uso di un’auto. Per lui, la libertà conquistata con il trasferimento rappresenta un cambiamento radicale e necessario.
Tuttavia, a complicare le cose è il rapporto con la madre, che pur avendo solo 40 anni, secondo Francesco si comporta e ragiona come se ne avesse il doppio. Questo atteggiamento conservatore e, a suo dire, rigido, rappresenta una costante fonte di frustrazione. E proprio questa distanza generazionale e culturale esplode nella conversazione che ha voluto condividere.
Senza entrare nei dettagli del contenuto della chat, Francesco lascia intendere che si tratta di una situazione che avrebbe preferito risolvere tra coetanei o, al massimo, con il padre. Ora si trova anche nella difficile posizione di dover inventare qualcosa per convincere un’amica ad aiutarlo, perché altrimenti rischia – a suo dire – di essere completamente rovinato. Un racconto ironico e al tempo stesso molto umano, che racconta con autenticità il delicato equilibrio tra libertà e legami familiari.
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