Cosa fare se un amico o un familiare si allontana e chiude i rapporti

Quando un’amicizia o una relazione sentimentale si interrompono in maniera unilaterale si può lasciar andare la persona o provare a riallacciare il legame

 

Veder sparire dalla propria vita un amico, un collega, un familiare, o qualcuno con cui si intratteneva una relazione, è una situazione difficile e dolorosa, soprattutto quando i contatti si chiudono senza conoscerne le motivazioni.

Il conflitto non risolto

Un’amicizia o un rapporto sentimentale interrotto ha alla base dei motivi che non sempre sono noti ad entrambe le parti. È possibile che si trattasse di una relazione tossica e che la persona abbia preferito chiudere ogni tipo di comunicazione piuttosto che affrontare un conflitto aperto.

«Ci sono diversi motivi per cui si può nascondere un problema ad un’altra persona» ha affermato Karen Pavlidis, fondatrice di Child and Teen Solutions, ente che si occupa di servizi e supporto per terapie familiari e servizi genitoriali. «A volte non si è più interessati all’altra persona o la troviamo fastidiosa, altre volte invece si è cercato di affrontare il problema ma senza riuscire a risolverlo, quindi la chiusura di ogni rapporto è una scelta inevitabile».

Ma come comportarsi quando una persona a cui teniamo si è allontanata da noi? Un sondaggio condotto su 1300 persone e pubblicato nel Journal of Social and Personal Relationship nel 2018 ha registrato che quasi il 40% non aveva più notizie da un amico, mentre in un’altra ricerca condotta dal sociologo Karl Pillemer ha rilevato che circa il 27% degli americani si era allontanato da un membro della propria famiglia.

Il cervello odia l’incertezza

«Quando si tratta di legami profondi, come quelli di un familiare, l’interruzione di ogni rapporto può essere devastante e si avverte maggiormente il vuoto» ha affermato Pavlidis. «Il nostro cervello odia l’incertezza. Si rimane a pensare cosa sia successo, e si continua a rimuginare su quali colpe abbiano determinato la chiusura della relazione. A seconda delle circostanze può essere utile sfogare una sana rabbia, accettando le proprie emozioni negative e la fine della relazione, pianificando un nuovo futuro». Pavlidis tuttavia raccomanda di non lasciarsi trascinare dalla “rabbia tossica” scagliandosi contro l’altra persona, soprattutto se si spera di riparare il rapporto.

L’esperta raccomanda di evitare di cercare informazioni sui social, poiché in questo modo non si risolvono le incertezze ma si prolunga l’angoscia. È consigliabile ad esempio non seguire più il suo account, concentrandosi sul rafforzamento di altre amicizie.

Cercare un confronto chiarificatore

Se invece si tratta di una persona a cui si tiene, come un familiare o un caro amico, allora può esser utile tendere la mano e cercare un confronto pacifico e chiarificatore. «Comportati con dignità e rispetto di te stesso e dei tuoi valori» consiglia Pavlidis «e chiedi all’altra persona: “Non so cosa sia successo, ma ci tengo a te. Possiamo parlarne?”. Tieni in conto che potresti non ricevere una risposta, ma almeno avrai fatto del tuo meglio».

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L’esperta suggerisce anche si stabilire un contatto con un semplice biglietto di auguri o un regalo per il compleanno della persona. «E’ un messaggio per dimostrare che tieni alla vostra relazione. Tuttavia non aspettarti che torni a far parte della tua vita, poiché la maggior parte delle persone che interrompono i rapporti si sentono giustificati nella decisione». Potrebbe essere che l’altra parte abbia chiuso per una visione distorta della relazione, ma comunque è utile fare una riflessione sui propri comportamenti e se si sono commessi degli errori, come ad esempio non rispettare i confini dell’altro, essendo eccessivamente critici o lasciando che la relazione diventasse unilaterale. Se ci riconoscono delle mancanze, è opportuno mettere in atto dei cambiamenti per cercare di porre rimedio.

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