Cosa succede se bevi troppi caffè: quando la carica diventa troppa energia da smaltire

Effetti della troppa caffeina: come capire quando il caffè passa da amico a nemico

 

Bere caffè è una routine per molti, ma superare le tre o quattro tazzine può trasformare il tuo alleato mattutino in un piccolo tiranno. La caffeina funziona bloccando i recettori dell’adenosina nel cervello, quella sostanza che ci induce sonnolenza. Bloccandoli, il cervello si riempie di neurotrasmettitori come la dopamina, aumentando temporaneamente energia e attenzione. Il problema è che il corpo si adatta aumentando i recettori, rendendo necessario bere sempre più caffè per ottenere lo stesso effetto.

Questa abitudine, però, non arriva senza costi: oltre a dare più sprint, la caffeina stimola la produzione di adrenalina, che può tradursi in ansia, nervosismo e agitazione. Quindi, più caffè bevi, più rischi di sentirti teso anziché carico, con un cervello che fa gli straordinari senza pausa.

Dipendenza e sintomi dell’abuso di caffeina

Anche con meno di 100 mg di caffeina al giorno, l’organismo sviluppa dipendenza. E non è raro scoprire che quella tazzina mattutina che una volta bastava, ora serve solo a tenere lontani i sintomi da astinenza. Questi ultimi si manifestano con stanchezza, difficoltà di concentrazione e mal di testa, di solito dopo 12-16 ore dall’ultima assunzione e possono durare fino a due giorni. A peggiorare la situazione c’è la dilatazione dei vasi sanguigni, che aumenta la pressione nella testa.

Per chi decide di ridurre la caffeina, è importante farlo gradualmente. Smettere bruscamente può portare a un vero e proprio “effetto zombie” per diversi giorni. Un consiglio pratico è sostituire la voglia di caffè con un’attività fisica leggera come salire le scale, che produce endorfine e aumenta l’energia in modo naturale.

Come gestire l’assunzione di caffeina

Secondo le autorità europee, la quantità massima consigliata di caffeina al giorno è di 400 mg, cioè circa tre tazzine di caffè moka o quattro di espresso. Superare questa dose può portare a effetti collaterali fastidiosi, senza vantaggi reali. Inoltre, chi cerca di ottimizzare le prestazioni fisiche può combinare caffeina e L-carnitina: studi mostrano che questa miscela può migliorare la resistenza durante attività intense, raddoppiando il tempo a un livello elevato di sforzo.

Chi vuole mantenere un buon equilibrio tra energia e benessere dovrebbe dunque conoscere i propri limiti e non lasciarsi sedurre da dosi sempre più elevate. Anche perché alla lunga, il corpo chiederà sempre più caffè e, paradossalmente, ne ricaverai meno beneficio.

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Il lato nascosto del troppo caffè

L’eccesso di caffeina non si limita al nervosismo o all’ansia: può influenzare la qualità del sonno, peggiorare il battito cardiaco e alterare la pressione sanguigna. Se bevi troppi caffè regolarmente, il rischio di disturbi d’ansia da caffeina, riconosciuto dalla comunità medica, aumenta. Non è una diagnosi comune come la sindrome da burnout, ma non è meno reale. Infine, è utile ricordare che la caffeina non è un farmaco miracoloso: la sua efficacia dipende anche dal modo in cui la usi. A volte, un caffè in meno e un po’ di movimento in più possono fare miracoli per la concentrazione e l’umore, senza far arrabbiare il cuore.

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