Cose disgustose che avvenivano nell’antica Roma

Le cose più disgustose che facevano nell’antica Roma

 

Il sacro romano impero, glorioso e fiorente. L’impero con l’organizzazione socio-politica migliore della storia. Quello che ci ha lasciato un’eredità artistico-culturale senza precedenti. L’impero che vanta le architetture più belle e funzionali della storia. Quello dei 105 imperatori. Sì, proprio lui. In cotanta perfezione non potevano mancare delle cose da far accapponare la pelle. E quindi ecco le cose disgustose che avvenivano nell’antica Roma.

In alcune zone dell’impero, la pipì era considerata un ottimo collutorio. I romani erano infatti convinti che aiutasse a sbiancare i denti. Non so voi, ma a noi pare piuttosto normale che il giallo della pipì possa dare questo effetto illusorio per contrasto, al contrario della limpida acqua. No, non proveremo questo vecchio metodo della nonna Augusta.

Cose ancora più disgustose dell’antica Roma

Quest’altra è risaputa ma non guasta mai ripetere. Durante i banchetti, gli antichi romani si ingozzavano di cibo. Quando non ce la facevano più…no, non smettevano di mangiare. Vomitavano, per fare spazio ad altro cibo e vino. Vi erano delle apposite ciotole per questa nobile abitudine. Ma alcuni preferivano comunque non formalizzarsi e farlo per terra.

Roma: la città che ha sfruttato al meglio gli acquedotti. Quanto stavano avanti in fatto di tubature! Eppure, nei bagni qualcosa non andava. A quanto pare, i bagni pubblici venivano puliti davvero di rado e non era raro beccarsi i pidocchi. C’erano altre bestie così poco raccomandabili che i romani, mentre facevano i loro bisogni, si affidavano pure alla magia per la loro protezione. Ciò avveniva attraverso dei disegni scaramantici che sono stati ritrovati sui muri. Inoltre, non esisteva ancora la carta igienica e gli antichi romani avevano la disgustosa abitudine di condividere una spugna infilata in un bastone, da utilizzare per pulirsi appena finito di defecare. Una spugna per tutti ovviamente, mica una a testa.

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I gladiatori erano la risposta a tutto praticamente. Si credeva che il loro sangue, se bevuto, rappresentasse una cura per l’epilessia. Il loro sudore, misto alla pelle morta che veniva via quando i gladiatori si ungevano di olii prima del combattimento, era invece utilizzato dalle donne come crema viso. Se il gladiatore era un vincitore, lo stesso disgustoso mix, veniva addirittura ingerito perché creduto un afrodisiaco.

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