Criceti “beoni”: possono bere l’equivalente di 21 bottiglie di vino al giorno [+COMMENTI]

Una ricerca scientifica ha scoperto che i criceti hanno una predilezione per l’alcol

 

I ricercatori dell’Università dell’Alaska hanno scoperto che i criceti sono i campioni del regno animale quando si tratta di reggere gli alcolici. Sebbene la ricerca sia stata pubblicata diversi anni fa, attualmente sta facendo parlare di sé a causa di un tweet condiviso dal medico britannico Tom Lawton. “I criceti amano così tanto l’alcol che preferiscono bere il 15% di etanolo invece dell’acqua, e possono tollerare quantità relative che ucciderebbero un uomo”, ha scritto nel suo post divenuto subito virale.

Fonte: Commenti Memorabili

Lawton si riferiva agli studi condotti da Gwen Lupfer, una psicologa dell’Università dell’Alaska ad Anchorage, che ha scoperto che questi pelosi bevitori possono ingerire 18 grammi di alcol per ogni kg di peso corporeo al giorno. L’equivalente di un uomo che consuma 21 bottiglie di vino al giorno. I risultati sono compatibili con le abitudini dei roditori in natura: è risaputo che questi accumulano semi di loietto e frutta per farli fermentare durante l’inverno, come se fossero dei “distillatori in miniatura”. Una ricercatrice sulla dipendenza presso l’Università della Florida, Danielle Gulick, ha affermato che i criceti consumano felicemente l’alcol al primo assaggio, mentre altri roditori devono sviluppare un gusto per questo.

Fonte: Commenti Memorabili

Mai ubriachi

La ricerca ha scoperto che, a differenza di altri animali, i criceti non bevono solo alcol, ma lo preferiscono ad altre bevande. Lo studio dell’Alaska ha visto i piccoli roditori consumare prontamente Everclear, un alcol di grano a 190 gradazioni che ha un volume fino al 95%. Per misurare quanto alcol ci vuole per far ubriacare un criceto, gli scienziati hanno alimentato dei criceti nani con alcol e valutato i loro livelli di ebbrezza utilizzando una scala di oscillazione, secondo i risultati pubblicati sulla rivista Behavioral Processes. I punteggi variavano da zero, cioè nessun traballamento, a quattro, indicando che sono caduti e non si sono rialzati.

Fonte: Commenti Memorabili

Hanno scoperto che i roditori non hanno mai avuto una media superiore a 0,5 sulla scala di oscillazione, anche quando hanno bevuto le più alte concentrazioni possibili. Hanno attribuito il fenomeno al fatto che il fegato dei criceti elabora l’alcol in modo così efficiente da far sì che solo piccole tracce finiscano nel loro flusso sanguigno.

Leggi anche: Tasso mangia troppi fichi: sviene “ubriaco” [+COMMENTI]

Infatti, quando i ricercatori hanno iniettato agli animali le stesse dosi o dosi più basse, questi vacillavano e cadevano, perché l’alcol aveva “bypassato” il fegato. Non è ancora chiaro perché i criceti siano così immuni al liquore, anche se i ricercatori sospettano che lo bevano per le calorie piuttosto che per rimanere idratati o per ubriacarsi…

Fonte: Commenti Memorabili

Share