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C’è chi fugge urlando davanti a un ragno e chi, a quanto pare, decide di affrontare uno scarafaggio con un’arma di distruzione di massa casalinga. In Corea del Sud, una ventenne di Osan ha provato a eliminare un insetto in casa utilizzando un accendino e uno spray infiammabile, combinazione che ha trasformato la sua cucina in un set da film d’azione… ma senza lieto fine.
Il fuoco si è propagato in pochi secondi, e l’eroina improvvisata del disinfestamento ha finito per incendiare tutto il condominio. Nella tragedia ha perso la vita una vicina, che nel tentativo disperato di fuggire alle fiamme si è gettata dalla finestra. L’incidente ha sconvolto la comunità e riacceso il dibattito su quanto lontano possa spingersi la paura quando diventa irrazionale.
Secondo quanto riportato dalla polizia, la giovane sarà incriminata per incendio colposo e omicidio per negligenza. Ma la parte più inquietante è un’altra: la donna avrebbe confessato di aver già usato quel “metodo” in passato, e con apparente disinvoltura. Una specie di routine domestica, insomma, solo che questa volta il prezzo è stato altissimo.
Gli psicologi ricordano che la fobia per gli insetti, e in particolare per le blatte, è un retaggio evolutivo. La repulsione ci serviva per evitare il contatto con potenziali fonti di malattie. Peccato che, nel 2025, l’istinto di sopravvivenza si sia trasformato in un caso di cronaca nera.
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Le autorità sudcoreane stanno indagando sull’accaduto e hanno richiesto un mandato di arresto. L’incidente è diventato un esempio estremo di come una paura atavica possa trasformarsi in un comportamento pericoloso. Forse la morale è semplice: davanti a uno scarafaggio, meglio uno scacciamosche che un lanciafiamme. Perché, a volte, la linea sottile tra il disgusto e il disastro è fatta di una scintilla.
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