Decodificati i misteriosi segni sulle pitture rupestri di 20.000 anni fa

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Decodificati i misteriosi segni sulle pitture rupestri di 20.000 anni fa

| 12/01/2023
Fonte: Facebook

Gli uomini dell’era glaciale avevano ideato un sistema di “proto-scrittura” per ricordare gli eventi legati al bestiame

  • Un team di ricercatori ha decodificato antichi segni presenti su pitture rupestri di 20.000 anni fa
  • Gli uomini dell’era glaciale mettevano punti e linee in serie vicino alle figure di animali
  • Lo studio ha rivelato che si trattava di una specie di calendario lunare che teneva il conto degli accoppiamenti e dei parti degli animali
  • Trattandosi di indicazioni temporali, era una forma di “proto-scrittura” diversa da quella cuneiforme dei sumeri
  • Registrare questi eventi significava sapere quando gli animali erano più facilmente ammassati e in numero maggiore da cacciare

 

Decodificati i misteriosi segni su antichi disegni rupestri risalenti a 20.000 anni fa: punti e linee che compaiono su figure di animali in caverne di tutta Europa ma di cui nessuno finora aveva intuito il significato. Ben Bacon, un ricercatore indipendente, è arrivato dopo sette anni di studi alla tanto cercata soluzione.

L’enigma

I cacciatori raccoglitori dell’era glaciale utilizzavano segni combinati con le figure animali per tenere traccia di una serie di informazioni. Ma qual era il loro significato? Finalmente la risposta è arrivata.

Lo studio, pubblicato sul “Cambridge Archeological Journal” è stato condotto da Bacon in collaborazione con gli accademici della Durham University e dell’University College London.

Bacon ha studiato le immagini dell’arte rupestre disponibili tramite la British Library e su internet, raccogliendo quanti più dati possibile su centinaia di immagini di siti in tutta Europa, in cerca di schemi ripetuti. Con il progredire delle analisi ha contattato accademici universitari per avvalersi della loro esperienza in materia, fino quando la soluzione si è palesata.

Un calendario delle nascite

I segni utilizzati dai cacciatori di 20.000 anni fa facevano riferimento ad una sorta di calendario delle nascite del bestiame. Poiché si trattava di indicazioni temporali, non possono essere classificati come “scrittura”, sullo stesso livello dei pittogrammi e sistemi cuneiformi delle prime civiltà sumere introno al 3400 a.C. I segni sono stati definiti un “sistema di proto-scrittura” che precede di almeno 10.000 anni altre forme di scrittura note.

Ogni linea o punto nei disegni rappresenta un mese lunare contato dalla primavera e indica il numero di accoppiamenti degli animali. Bacon aveva ipotizzato che il segno “Y” significasse il “parto” per via dell’aggiunta di una linea divergente. Le sequenze registrano le stagioni dell’accoppiamento e del parto e gli studiosi hanno trovato una correlazione «statisticamente significativa» tra il numero dei segni, la posizione delle “Y” e i mesi in cui gli animali si accoppiavano e partorivano. Registrare questi eventi significava sapere quando gli animali erano più facilmente ammassati per gli accoppiamenti, quando partorivano ed erano in un numero maggiore e più facile da cacciare.

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Lo studio indica anche che i cacciatori-raccoglitori dell’era glaciale non vivevano semplicemente nel presente, ma registravano i ricordi del passato, per prevedere quando si sarebbero verificati nuovamente nel futuro. Ventimila anni fa avevano l’abilità del “viaggio mentale nel tempo”.

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