Sono ancora profondamente scossa da quanto accaduto. Sia relativamente a quanto successo con il mio ex fidanzato Carlo, sia per quanto riguarda me, la mia condizione di salute e la mia condizione psicofisica. Fortunatamente ho vicine persone che mi stanno aiutando a superare il tutto, ma non è facile, non è facile per niente. Mi chiamo Lucrezia, ho poco meno di 30 anni e anche se forse sono giovane rispetto alla media che si sta assestando in Italia, ho sempre voluto avere un figlio. Mi piaceva l’idea di diventare mamma, l’idea di poter crescere qualcuno e soprattutto trasmettere dei valori a quel qualcuno. Io però non ero ossessionata da questo desiderio, cosa che non si può dire di Carlo. Da quando l’ho conosciuto, Carlo è sempre stato chiaro: voleva un figlio, era il suo più grande desiderio da quando si ricorda. Da certi punti di vista ci eravamo trovati e allora abbiamo cominciato a provarci dopo non moltissimi mesi dal nostro finanziamento ma non ci siamo mai riusciti. Allora, sono stata costretta a fare una visita per capire con certezza e una volta per tutte se io potessi avere figli oppure no.
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La nostra fan, Lucrezia, ha voluto condividere una parte molto delicata e personale della sua vita, raccontando un periodo particolarmente difficile sia dal punto di vista emotivo che fisico. Ha poco meno di trent’anni e, fin da giovane, ha sempre nutrito il desiderio di diventare madre. Non un’ossessione, precisa lei stessa, ma un desiderio profondo, legato all’idea di crescere un figlio e trasmettergli dei valori.
Quando ha conosciuto il suo ex fidanzato Carlo, ha trovato in lui una persona che sembrava condividere questa stessa visione. Carlo, anzi, aveva un desiderio ancora più marcato: diventare padre era per lui un obiettivo prioritario, qualcosa che sentiva da sempre e che ha dichiarato fin dall’inizio della loro relazione. Su questo terreno comune, hanno iniziato un percorso insieme.
Dopo pochi mesi di fidanzamento, hanno deciso di provare ad avere un figlio. Ma, con il passare del tempo e dei tentativi andati a vuoto, la speranza ha lasciato spazio alla frustrazione. La nostra follower, sentendosi responsabile e volendo chiarire ogni dubbio, ha deciso di sottoporsi a controlli medici per capire se ci fossero ostacoli reali alla possibilità di concepire.
Il racconto si interrompe proprio in questo punto critico, lasciando intuire che l’esito di quelle visite abbia avuto un forte impatto sulla sua vita, sulla sua relazione e sul suo benessere psicofisico. Lucrezia si definisce ancora scossa da quanto accaduto, sia per le conseguenze con il suo ex compagno, sia per le ripercussioni sulla propria salute.
A oggi, fortunatamente, può contare sull’appoggio di persone vicine che stanno cercando di aiutarla a superare questa fase, anche se ammette con grande sincerità quanto sia difficile affrontare tutto questo.
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