“Ciao Commenti Memorabili, mi chiamo Elisabetta. Vi mando questa chat con il mio ex Giacomo e vi sto scrivendo perché certi comportamenti, noi donne, da parte degli uomini, non possiamo più sopportarle, e non è giusto che dobbiamo vivere queste situazioni. Magari ci sarà qualcuno che non condivide la mia scelta, qualcuno potrà dire che l’ho fatto per chissà quale motivo supposto, qualcuno potrà dire che non mi sono comportata per nulla bene, chiunque potrà dire quello che vuole, ma la verità la so soltanto io, ma nonostante questo non è giustificato il suo comportamento, come non è giustificato il comportamento di nessun uomo che si comporta in questa maniera, che fa queste cose, dice cose di questo tipo e fa minacce del genere. Che poi la cosa più grave e che mi ha spinto a scrivervi è questa sua teoria della differenza tra uomo e donna che denota una misoginia latente e che è venuta fuori solo in questo caso di cui non mi sento colpevole ma più che altro vittima. Detto questo io spero che episodi come questo non si presentino più, ma so che è una speranza vana.”
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Elisabetta, una seguace di “Commenti Memorabili”, ha condiviso una chat con il suo ex, Giacomo, esprimendo preoccupazione per certi comportamenti maschili nei confronti delle donne. Sottolinea che molte donne, come lei, trovano difficile tollerare tali atteggiamenti e che non è giusto dover affrontare queste situazioni.
Mentre riconosce che ci potrebbero essere persone che non condividono la sua visione o che potrebbero criticare le sue azioni, Elisabetta sottolinea che solo lei conosce la verità dell’intera situazione. Tuttavia, indipendentemente dalle circostanze, ritiene che il comportamento di Giacomo non sia giustificabile. Sottolinea che nessun uomo dovrebbe agire, parlare o minacciare in un modo simile.
Ciò che l’ha particolarmente turbata e l’ha spinta a condividere la sua storia è stata una certa “teoria” espressa da Giacomo riguardo alle differenze tra uomini e donne. Questa teoria, secondo Elisabetta, riflette una profonda misoginia. Si sente più una vittima che una colpevole in questa situazione. Concludendo, Elisabetta esprime la speranza che episodi simili non si verifichino in futuro, anche se teme che questa possa essere una speranza irrealistica.
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