Diritto allo studio

Pensavo che fosse solo mio padre quello che non credeva in me, che non mi comprava mai i giochi e non mi faceva mai dei regali. Mia mamma invece è sempre stata quella a cui potevo chiedere aiuto e sostegno. I miei si sono separati da tanti anni, e mia mamma ha cercato di fare più di un lavoro per mantenere me e la casa. Ma la vita così mi stava stretta, potevamo permetterci poco o niente perché i suoi lavori sono molto poco redditizi, soprattutto per colpa sua: non chiede mai abbastanza e si adagia su quello che le danno, nonostante io abbia cercato di aiutarla e dirle che doveva cambiare la situazione. Appena ho potuto sono andata via di casa con Alessandro, e ho trovato lavoro come commessa. Nel giro di qualche anno ho avuto l’indeterminato ed ero molto felice. Però ultimamente sentivo che mi mancava qualcosa: dopo le magistrali non avevo proseguito gli studi e ho cominciato a sentire che mi mancava qualcosa. Volevo studiare e volevo prendermi il pezzo di carta, come tutte le mie amiche. Ovviamente l’università fisica non era possibile, quindi ho fatto ricerche per delle buone università telematiche. Quindi ho chiesto a mia madre di contribuire, è mia mamma e sono i genitori a dover finanziare gli studi dei figli. Devo dire che ci sono rimasta veramente male quando abbiamo parlato della cosa. In aggiunta al fatto che avevo provato più volte a chiamarla ma non era mai disponibile, era sempre fuori con qualche sua amica. Mi sa che per mia mamma non sono più al primo posto, e questo mi rende molto triste.

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La nostra fan ha voluto raccontare un’esperienza personale che mette in luce il rapporto complesso con la madre, figura che per anni ha rappresentato un punto di riferimento e un sostegno. Cresciuta in una famiglia separata, ha sempre percepito una netta differenza tra i genitori: da un lato un padre distante e poco presente, che non si è mai dimostrato generoso né fiducioso nei suoi confronti; dall’altro una madre che, pur tra mille difficoltà, si è sempre prodigata per mantenere lei e la casa, spesso lavorando più di quanto le sue forze permettessero.

Con il passare degli anni, però, la nostra follower ha iniziato a guardare la situazione da un’altra prospettiva. Pur riconoscendo gli sforzi della madre, ha notato una certa rassegnazione nelle sue scelte lavorative: accettava compensi bassi, senza mai reclamare il giusto valore per ciò che faceva. Questo atteggiamento, secondo lei, ha reso la loro vita più difficile di quanto sarebbe stato necessario.

Non appena ne ha avuto la possibilità, la nostra fan è andata a vivere con Alessandro e ha trovato lavoro come commessa. Dopo anni di impegno, ha ottenuto un contratto a tempo indeterminato e ha raggiunto una stabilità che le ha dato grande soddisfazione. Tuttavia, negli ultimi tempi ha cominciato a sentire un vuoto: dopo aver concluso le magistrali, non aveva proseguito con gli studi universitari, e ora sentiva il desiderio di completare il proprio percorso con una laurea.

Decisa a rimettersi in gioco, ha valutato le opzioni disponibili e ha scelto l’università telematica come la soluzione più adatta. A quel punto ha chiesto alla madre un aiuto economico, convinta che fosse naturale rivolgersi al proprio genitore per una questione così importante. La reazione ricevuta, però, l’ha profondamente delusa. Oltre al rifiuto, ha percepito anche una distanza emotiva crescente: la madre, che un tempo era sempre disponibile, oggi sembra più concentrata su sé stessa e le uscite con le amiche.

La nostra amica confida di sentirsi messa in secondo piano e questa consapevolezza le provoca molta tristezza. Un cambiamento nel rapporto madre-figlia che non si sarebbe mai aspettata.

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